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CIRCOLO VENTUNOUNOVENTUNO, PREOCCUPAZIONI PER IL VERDE E L’AMBIENTE

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO, CON NOTEVOLE RITARDO PURTROPPO (e ce ne scusiamo con l’amico Cristoforo Tramontana) UN COMUNICATO CHE, ASSIEME AD ALTRE CENTINAIA DI LETTERE, ERA RIMASTO “BLOCCATO” A CAUSA DELLA MANCATA RICEZIONE DOVUTA ALLE DIFFICOLTA’ DEI GESTORI DEI SITI DI POSTA ELETTRONICA. Giustamente – dicono loro – le lettere spedite non andranno perdute: ma per chi come noi gestisce un giornale, che riceve giornalmente decine e decine di lettere, andare a recuperare la corrispondenza a distanza di giorni non è affatto facile; ma poichè è doveroso garantire la libertà di informazione a chi si è rivolto a noi, dobbiamo accettare anche i contrattempi che da noi non dipendono assolutamente!

La Sezione milazzese del PCI e il Circolo Comunista “Ventunounoventuno” esprimono viva preoccupazione per quanto si sta verificando a Milazzo in merito alle scelte compiute dall’Amministrazione Comunale, riguardanti gli interventi già effettuati e i progetti in essere, che riteniamo un ennesimo assalto contro il verde urbano, già fortemente mortificato negli ultimi decenni.

Ci chiediamo se è mai possibile che una Cittadina come Milazzo possa vivere un’atavica condizione di mancanza di sensibilità verso i problemi ambientali. Umiliata com’è dalla presenza dei fumi delle industrie e dall’uso smodato delle autovetture che spesso rendono irrespirabile l’aria, come si pensa di contrastare l’inquinamento? Abbattendo i pochi polmoni verdi rimasti?

Giorni fa è stato compiuto l’ennesimo scempio, scegliendo di abbattere i Pini (esattamente, 8 monumentali esemplari) della Scuola Primaria ed Infanzia di Capo Milazzo, optando per una facile scorciatoia, approfittando della chiusura natalizia del plesso scolastico, anziché intraprendere un normale percorso di ripristino del pavimento, del manto stradale, intervenendo, infine, sulle radici degli alberi, salvando gli stessi. Sono stati interpellati gli agroforestali o ci si è rivolti esclusivamente ad un agronomo incaricato dal Comune?

È vero che il Comando dei Carabinieri aveva chiesto di risolvere il problema relativo al deformarsi dell’asfalto, rilevando un pericolo per la viabilità, ma non ha mai chiesto di procedere all’abbattimento degli alberi. Come anche ci risulta da tempo non venissero effettuate manutenzioni delle chiome dei pini che, non adeguatamente curati, avevano assunto dimensioni importanti.

Sarebbe bastato chiedere l’intervento, gratuito, della Guardia Forestale e seguire delle semplici soluzioni, effettuando dei normali lavori di manutenzione (come già successo, per situazioni ben più gravose, sulla Strada Panoramica di Messina).

Così come crediamo sia giusto convocare Sindacati e organizzazioni datoriali quando c’è da prendere decisioni in merito a temi riguardanti lavoro e occupazione, crediamo sia imprescindibile prima di effettuare, in campo ambientale, scelte che potrebbero essere irreversibili, interloquire con le associazioni Ambientaliste operanti sul territorio.

Questa è la democrazia partecipata che vorremmo.

Cosa crede di ottenere con questo fare d’imperio l’attuale amministrazione? Se l’alternativa al non fare nulla è il fare male, noi chiediamo la strada della comunicazione e del confronto, per individuare le soluzioni percorribili in prospettiva ambientale.

In tale ottica, sarebbe opportuno gettare le basi per l’istituzione di una Consulta Ambientale, così come fatto, con risultati assolutamente positivi, con la Consulta dello Sport e la Consulta Giovanile.

Nelle more, chiediamo di riprogrammare gli interventi previsti a Piazza Marconi, in Via dei Tigli e in tutti quei luoghi dove c’è il rischio concreto di umiliare, ancora una volta, un territorio già in sofferenza ambientale. Si ricorda “in attuazione degli indirizzi definiti nel piano forestale nazionale, i comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti provvedono, entro sei mesi dalla registrazione anagrafica di ogni neonato residente e di ciascun minore adottato, a porre a dimora un albero nel territorio comunale”.

E chiediamo, infine, di estrema priorità, ripristinare il verde nella Scuola del Capo, con la piantumazione immediata di alberi che ridiano lustro ed un microclima favorevole al luogo che la comunità merita di riavere.

                                                                     Il Segretario della Sezione di Milazzo

                                                                               Cristoforo Tramontana

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