L’ARTICOLO APPARSO SU UN GIORNALE DESCRIVE NON UNA STAZIONE INESISTENTE, MA UNA SICILIA DA TERZO MONDO! E TUTTI A CONDIVIDERLO, MA NESSUNO CHE URLI LA RABBIA AD UN CRONISTA CHE INVENTA PUR DI INFANGARE LA NOSTRA TERRA!
Da anni scriviamo, scriviamo, scriviamo e perdiamo solo tempo. Denunce che passano inosservate, solo perchè a scriverle è un giornaletto satirico in cui non ci sono padroni e tutti possono inviare foto, commenti, articoli e tutto quel che altri giornali, più titolati, nemmeno tengono in considerazione. La stazione di Milazzo, ad esempio; non quella vecchia che merita un discorso a parte e lasciata lì a marcire: quella nuova, spostata dal centro nella periferia, secondo disegni opportunistici della vecchia politica della Prima repubblica. Una stazione morta prima di nascere, che ha privato la nostra città del suo cuore decretando la lenta agonia giorno dopo giorno, mese dopo mese. Anno dopo anno. Poi, all’improvviso, arriva un giornalista di uno dei tanti giornali titolati, e si scopre l’acqua calda! Milazzo ha una stazione fantasma. E tutti a dargli spazio al punto da fare diventare verità le supposizioni che lo stesso giornalista mette in campo: su tutte, la caccia alle ragazze arrivate da sole, come se ad attenderle ci fosse un branco di maniaci sessuali assatanati e, soprattutto, MILAZZESI. Ma che non ci rompa i cabbasisi, diceva il povero Marcello Perracchio, con certe scoperte del cavolo, questo signore. E se veramente ha interesse a perorare la causa, giustissima, di migliaia di cittadini, punti il dito sullo spreco di denaro pubblico, e sul pietoso stato di abbandono non solo della città di Milazzo da parte delle Ferrovie, ma di tutta la Sicilia, sempre più lontano dall’Italia e dall’Europa! E sul fatto che a pochi mesi dalle elezioni i pariti politici, quelli di Roma, stanno mettendo in campo le alleanze più svariate per spartirsi quel poco che ancora rimane, e mortificare la dignità dei Siciliani!