di P.F.
Dazi su, dazi giù, Trump qui, Trump lì, Borse in rosso, Inflazione, Guerra dei dazi, Europa parassita, America grande…
La vera verità è che siamo noi Cittadini a pagare lo scotto di una guerra privata fatta ed alimentata da pochi ricchi amici dei politicanti. Non esistono più la “globalizzazione” né il “libero scambio”, è il ritorno delle frontiere ed i muri sono fatti non con filo spinato e cemento ma con banche, casseforti e monete.
I “dazi” sono, detto in maniera semplice, una TASSA. Se un bene italiano costa 10.000 dollari, l’importatore americano deve pagare 2.000 dollari di dazio: il risultato è che l’onere di questa tassa ricade completamente sui consumatori che dovranno pagare un prezzo maggiorato! Quindi gli Americani per avere un’eccellenza italiana dovranno o pagare di più o rivolgersi al loro mercato interno. Però il produttore italiano potrebbe abbassare il prezzo delle esportazioni per compensare i dazi ma venderlo più caro a noi Italiani. Ed ecco la complicità e la responsabilità della politica nel favorire l’aumento dei prezzi e, quindi, della inflazione! Aumenterà, di fatto, il costo della vita con ulteriore divario tra le classi sociali.
Ed è così che l’America “spacca” l’Europa (che già non esiste più) perché i singoli governi non possono prendere provvedimenti singolarmente contro i dazi, creando insurrezioni politiche nei singoli Stati.
Divide et impera… Noi “romani” abbiamo creato i sistemi politici e gli altri li adottano. Qualcuno parla di ‘boicottaggio” come soluzione anti-americana ma è ridicolo ed inattuabile. Non beviamo più Coca-Cola? E ci vanno di mezzo quei lavoratori italiani degli stabilimenti di produzione ed imbottigliamento. Non compriamo auto? E ci vanno di mezzo i lavoratori italiani. Non compriamo farmaci e materiale sanitario? E ci vanno di mezzo i pazienti e chiudiamo gli ospedali.
E se, invece, si approfittasse di questa fase per abbassare i prezzi, per distribuire su vasta scala locale ed europea prodotti di migliore qualità, per aumentare gli stipendi piuttosto che fare manovre economiche (patto di stabilità) che favorirebbero solo pochi ricchi imprenditori, per distribuire prodotti non a “nuovi mercati” ma a popolazioni bisognose, per favorire un turismo diverso…?
Si va incontro ad una gravissima crisi sociale che rischia di essere più pericolosa di una guerra.
E solo di guerra ci stanno nutrendo questi politicanti: vogliono aumentare le spese per gli armamenti ma non si accorgono, invece, che per ottenere la pace devono distribuire equità sociale, favorire le economie locali, agire sul benessere.
Prima della pandemia ben 5 milioni di Italiani rinunciavano a curarsi a causa della POVERTÀ, figuriamoci tra pochi mesi quanti altri ancora diventeranno più poveri per seguire queste follie economiche dettate da pochi pazzi. Noi possiamo solo capire e sgretolare questa impalcatura economico-politica mirata al consumismo, possiamo decidere se avviare una nuova fase sociale mirata all’uguaglianza tra gli uomini, possiamo decidere se farci stritolare le palle o dimostrare se abbiamo la dignità di opporci ad una politica distruttiva.
Chi è amico di Trump non può essere nostro amico, chi spende i nostri soldi per armi ed opere inutili non può essere nostro amico, chi ci rende poveri e schiavi non può essere nostro amico… Se le scarpe sportive di marca costano 250 dollari, verranno sempre acquistate, anche con i dazi: ma nessuno pensa che per fare produrre quelle scarpe firmate, il ricco imprenditore pagherà sempre 2 dollari al giorno al bambino vietnamita e cambogiano…
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