LA DIFFERENZIATA FUNZIONA: AUTOMOBILISTI PROVENIENTI DA ALTRI COMUNI INFATTI LA “DIFFERENZIANO” A MILAZZO, I RESIDENTI DEL TONO, AD ACQUEVIOLE, QUELLI DI SAN PAOLINO A VACCARELLA, O DIRETTAMENTE SULL’ASSE VIARIO. UN INVITO AL SINDACO: METTI DELLE FRECCE AL TUO ARCO, SE VUOI RIPRESENTARTI. E UTILIZZA DEI BUONI ARCIERI PER COLPIRE.
Sempre più giù. Come le tonnellate di spazzatura seppellite a ponente a profondità che renderanno sempre più difficile la bonifica di quegli ettari di terreno ai confini con il torrente Mela!
E forti di quello scempio nato in anni lontani, insensibili al richiamo della civiltà ed ai messaggi (in verità piuttosto rari) di ricorrere alla differenziata, ecco che migliaia di residenti milazzesi, ai quali si affiancano facendo buona compagnia gli zozzoni che provengono da altri comuni, sono ormai padroni indiscussi del territorio diventato da tempo un’immensa cloaca sempre più difficile da ripulire: Milazzo mostra le sue carenze, e a pochi mesi dal cambio di guardia al palazzo delle Aquile, scommettere che la prossima amministrazione punti soprattutto sulla pulizia sarebbe come voler centrare il SEI al superenalotto senza giocare!
Si brancola nel buio, e non si hanno idee chiare sulcome risolvere le problematiche ambientali, legate alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti, quelli prodotti da una città sempre più sorda alle innovazioni. Fallimento della differenziata, spesso per mancanza di una programmazione che elimini, e sarebbe l’ora, i micro contenitori davanti alle abitazioni: nessuno ha mai pensato (colpa delle teste “pensanti” che al comune mancano!) di rimettere i contenitori e riconoscere la sconfitta preventivata! Ed evitare che marciapiedi su cui transitano i pedoni, donne e uomini, giovani e vecchi, ma soprattutto bambini, siano sommersi di spazzatura e da liquami contenuti nelle buste!
Se vogliamo essere obiettivi, i cittadini i rifiuti li differenziano, eccome! Infatti che riside al Capo li smaltisce a Vaccarella, chi invece abita al Tono se ne disfa portandoli a S. Pietro, mentre chi viene da altri comuni e si reca a lavorare alla Raffineria o presso le ditte dell’indotto trova comodo differenziarli nei pressi della stazione ferroviaria, entrando da via Pirandello e sbucando in via Madonna del Boschetto, al Parco: meglio sul viadotto, fra le foglie degli eucalipti e al di là del guardrail. Poi ci sono quelli che preferiscono differenziarli nella zona ASI, lasciando tonnellate e tonnellate di buste ai margini della strada percorsa a velocità supersonica e cimentandosi nello slalom speciale fra le buste già sparse per terra.
Logicamente, le tre scimmiette sono sempre ai loro posti: non vedono, non sentono, non parlano! Altro che vigili urbani! Altro che appostamenti per scovare gli incivili! Tutto tempo perso, con risultati negativi che si ripercuotono sulla popolarità dell’amministrazione, accusata di non saper fare il suo lavoro e di parlare per bocca degli ambientalisti, specie nei servizi speciali dei TG sulla discarica di ponente, convincendo il mondo intero che ci troviamo di fronte ad una nuova terra del fuoco, senza compendere che certe parole in libertà sono causa di un notevolisismo danno di immagine alle città di MIlazzo, di Barcellona, dei comuni vicini, della n ostra provincia e dell’intera Sicilia!
Perchè non prendere in considerazione la proposta di ricorrere ai droni, almeno una cinquantina, che alzandosi in volo potrebbero controllare la città, in lungo e in largo? Allora sì che sarebbero tempi duri per chi, fino ad oggi, ha ritenuto di fare i propri comodi. Il sistema di rilevazione permetterà di trasmettere le immagini in tempo reale, quindi le pattuglie sul territorio potrebbero benissimo intervenire per perseguire chi si rende responsabile dei vari reati amministrativi. Analogamente, utilizzare droni ad infrarossi nelle ore serali e notturne, perchè chi sa di essere controllato, il giorno, penserà di fare il furbo la notte. Come dice un proverbio coreano, “Il ladro ha paura della luna”, quindi siamo certi che si otterrebbero buoni risultati.
E siamo certi che anche il Sindaco, se volesse rinnovare la sua candidatura, avrebbe parecchie frecce al suo arco; da tirare cercando bravi arcieri. Che non siano proprio dei Robin Hood, ma che almeno colpiscano il bersaglio! Se poi qualcuno dovesse obiettare che controllando si viola la privacy…. beh, anche scattare la foto ad una macchina che supera di un paio di chilometri il limite inesistente sull’asse viario è violazione della privacy…
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