di E. P.
La vicenda Croce e gli arresti a Messina dimostrano la faccia sporca di quelli che si proclamavano salvatori della patria e, grazie al sostegno degli immarcescibili, occupavano posti importanti dell’amministrazione pubblica.
Gli arresti, se confermati (ndr) devono essere annoverata tra i tanti fallimenti del governo di Mezzaquaresima Musumeci, addirittura oggi assurto a gloria romana. Anche Schifani, del resto, conferma la mala politica avendo mantenuto Croce nel fondamentale ruolo di delegato commissario al dissesto idrogeologico.
Amministrazione cittadina corrotta se risaliamo la filiera degli indagati: cementifici, sindaci, agenzie del subappalto. La corruzione non è solo un grave danno per l’economia ma, secondo le accuse, avrebbe portato a realizzare opere difformi e sottodimensionate rispetto a quanto previsto con gravi conseguenze per i territori e l’incolumità dei cittadini. Adesso tutto torna in mano alla magistratura e noi, confidando nell’ideale di Montesquieu, ci auguriamo che non si ricorra a cavilli tecnici e giudiziari per attenuare il gran boato che ha fatto la caduta di questi “bellissimi” nati e pasciuti nel “diventerà bellissima”, il partito di mezzaquaresima.
Commenti