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COS’E’ LA PAZZIA? GRIDARE IN FACCIA A TUTTI LA VERITA’…

Fin da ragazzo capì che o lasci che sia il mondo a decidere chi sei o scegli chi vuoi essere. Era figlio di un padre che non lo stimava mai abbastanza. «Non vali niente, sei un fallito, non sei alla mia all’altezza».

Perché, in un mondo di sole apparenze, essere come «tutti» è l’unica cosa che conta.

«C’è una maschera per la famiglia, una per la società, una per il lavoro. E quando stai solo, resti nessuno.»

Lui invece no. Perché la vita è troppo corta per passarla a fingere di essere qualcuno che non sei. Chi ama la vita non riesce mai ad adeguarsi, subire, farsi comandare. E solo chi nuota contro corrente conosce davvero la forza del mare.

Fuori tempo. Fuori moda. Fuori posto. Gliene dissero di tutti i colori.

«Sapete cos’è la pazzia? Basta gridare in faccia a tutti la verità. Nessuno ci crede, e tutti ti prendono per pazzo.»

Ma ci vuole coraggio per farlo. E lui di coraggio ne aveva tanto: perse un figlio, la casa, il lavoro, sua moglie impazzì e poi ci fu la guerra e infine il regime con dapprima lo illuse e poi lo tradì. Ma sai cosa si fa quando non se ne può più? Si cambia. Perché alle volte per trovarti devi perderti. E lasciar andare chi credevi di dover essere.

E allora iniziò a scrivere: novelle, romanzi, commedie. Scrisse tanto, sempre e moltissimo, non libri ma «storie» che ti parlano di chi non vuole rassegnarsi a indossare per tutta la vita una maschera, di chi rischia, ricomincia, domanda, interroga perché se non rischi… in realtà metti tutto a rischio. E non serve strappare le pagine della vita, alle volte basta soltanto voltar pagina e ricominciare.

Sapeva che il tempo non si misura in ore e minuti ma in trasformazioni. E che non è mai troppo tardi per diventare chi vuoi essere.

Sapeva brindare alle porte che si chiudono, alle strade che si interrompono, alle storie che si concludono. Perché come disse una volta un saggio «ciò che il bruco chiama fine, il resto del mondo lo chiama farfalla.»… Questo era un grande SICILIANO. Questo era Luigi Pirandello!

Guendalina Middei

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