UNA RISPOSTA ALLA MOZIONE DEI DUE CONSIGLIERI DELL’UDC. E LA CONVINZIONE CHE SIAMO ANCORA ALL’ANNO ZERO. ANZI, ALL’ETA’ DELLA PIETRA!
Carissima Redazione, un plauso ai due consiglieri per la proposta relativa alla raccolta differenziata ma, c’è sempre un ma in questa nostra terra martoriata, volevo fare una semplice domanda. Chi si ricorda il film con Bill Murray (grandioso comico americano), “Ricomincio da capo”?
La domanda potrà sembrare stupida, sul momento, ma ha un filo logico. La trama, brevemente, narra di un soggetto che si sveglia per giorni, lo stesso giorno, ripetutamente alla stessa ora. Un deja vu continuo. Bene; la politica a Milazzo è la stessa cosa: un ripetersi di frasi dette e ridette e trite e ritrite da anni, con interpreti diversi a volte, ma che non portano a nulla, al contrario del film, nel quale il personaggio ha una sorta di catarsi e migliora come essere umano, sotto tutti i punti di vista. Ricordo gli editti degli assessori Gitto prima e Maisano poi sul futuro della raccolta a Milazzo. Sembravamo con un piede nel futuro responsabile ed ecologicamente corretto. Son passati alcuni anni, almeno 3 (se ricordo bene) ed ancora oggi siamo nella palta (stavo usando il termine merda, ma avevo paura di offendere la sensibilità di qualcuno). Ora, che dei consiglieri si muovano in questo senso fa solo piacere, ma io, da cittadino che opera in prima persona nel tenermi bidoni e bidoncini per la divisione seria della mia spazzatura, mi sento preso per i fondelli ogni volta che qualcuno, dal palazzo, butta in pasto alla pubblica opinione questa idea luminosa che in ogni parte di Italia si fa con percentuali a volte bulgare e da noi è solo una rottura di palle. Potrei dire che a Milazzo non esiste una visione imprenditoriale della spazzatura perché altrimenti i nostri amministratori capirebbero che la plastica il vetro e la carta se opportunamente selezionate possono fruttare soldi; non sanno che l’umido o biodegradabile potrebbero diventare compost o addirittura metano? Siamo ancora all’età della pietra purtroppo, le stesse che verrebbe voglia di tirare a chi penso io ogni volta che guardandomi intorno, vedo lattine e bottiglie di plastica, e mi rendo conto che viviamo in una porcilaia anziché nella nostra amata, a parole, città. A Milazzo abbiamo la proiezione politica del futuro di una farfalla, che vive mediamente un paio di giorni, ma senza la stessa medesima “passione” per la vita che la farfalla, consapevole ha. Qui siamo al gioco delle sedie: parte la musica, i giocatori ballano intorno alle sedie ed al cessare del suono chi rimane in piedi resta fregato! Ecco: quelli fregati siamo sempre noi. Noi che ci sentiamo in dovere di non dire no ad amici, parenti conoscenti che ad ogni tornata politica si riscoprono paladini della democrazia e del diritto, ed appena ottenuto il favore, dimenticano almeno il 70% di quanto promesso. Io, personalmente, ho smesso da 15 anni di fare “favori” a chi mi chiedeva voti o consensi. Ancora non basta! Probabilmente bisogna essere attivi anche sul territorio e “picchiare”, come tanti Pasquino, i potenti di turno e ricordare loro che se stanno lì non è per diritto divino, ma per farci vivere meglio. Vediamo quando questa rivoluzione culturale prenderà corpo a Milazzo; conoscendo le tradizione da bradipo di razza dei milazzesi doc, credo che siamo ancora lontani, lontanissimi dal traguardo. In attesa, vi saluto e vi ringrazio per la consueta disponibilità!