Spett. le Redazione, ormai da anni seguo il vostro giornale, e difficilmente mi sfuggono articoli di particolare importanza. Capisco che sono scritti medianti i quali si vogliono denunciare aspetti inquietanti della vita quotidiana, e mettere un freno agli sprechi, ma capisco anche che spesso i vostri sforzi sono destinati a cozzare contro muri di gomma. Non cambia nulla, i cittadini non recepiscono le denunce, spesso preferiscono argomenti leggeri, che leggono solo per soddisfare la curiosità! Ma lasciamo stare i cittadini, spesso assenti per tanti motivi, e da giustificare: quel che turba è l’assoluta mancanza di raziocinio in chi è delegato a gestire il bene pubblico! Mi riferisco ai nostri governanti, circondati spesso da persone che dovrebbero fare, perchè pagati, il bene della cittadinanza. Invece fanno tutto il contrario, lasciando che le lamentele dei cittadini, insoddisfatti, si rivolgano contro l’Amministrazione di una città. Un problema vecchio, difficile da risolvere fin quando i politici continueranno a circondarsi di personale che si adatta alle circostanze. E la lotta che si combatte è impari, tra chi vuole il bene della propria città e quel mostro burocratico affiancato nella sua quotidiana resistenza al buon senso dal lassismo di funzionari, che dovrebbero supportare politici alla prima esperienza, ma che preferiscono assecondare scelte spesso sbagliate, limitandosi a fare eseguire direttive che generano solo spreco, pur di non turbare il clima idilliaco.
Ricordo il vostro articolo sul montaggio dei palchi in occasione di eventi organizzati da privati, comitati religiosi in primis. Nonostante il conto in tasca fatto per il montaggio e lo smontaggio, il personale utilizzato, i mezzi d’opera per trasportare il materiale, si continua a montarli, senza che l’ente pretenda un solo centesimo. E spesso gli stessi comitati, tanto generosi nel ringraziare sponsor che contribuiscono con poche decine di euro e appaiono in bella vista sui manifesti, non degnano di una sola parola il comune che ha montato palchi, chiuso strade, fornito personale per viabilità e ordine pubblico. Nessuno ha mai fatto notare che si tratta di costi che incidono sulle casse comunali, e gli operai che montano i palchi potrebbero essere destinati ad altri lavori di pubblica utilità.
Non voglio dimenticare quelli che, di buon mattino e per più giorni, cominciano a legare ai pali della segnaletica, a quelli della luce, agli alberi, segnali realizzati con le fotocopie, di dubbia valenza, in cui si avvisano i cittadini della chiusura al traffico di una strada o dell’istituzione di una sosta vietata o di una zona rimozione, che scatena la caccia con carri attrezzi privati (ma il comune non ha un carro attrezzi di proprietà?) a chi dimentica che l’avvoltoio è pronto a ghermire con i suoi artigli la preda. Tocca ai dipendenti comunali, gli stessi che potrebbero essere utilizzati per lavori sicuramente più utili (anche il riposizionamento di una mattonella sul marciapiede per evitare che l’ignaro pedone prenda una storta e abbia un danno…) attaccare e rimuovere quei cartelli? In cambio di cosa? Sono ore ed ore di lavoro, giornalmente, per svariati giorni nel corso dell’anno. Poi si dice che non c’è personale e certi lavori si rimandano di mese in mese. Come quelle perdite d’acqua o i guasti alle fognature che durano per mesi e mesi. Per l’intervento non c’è alcuna prenotazione al numero verde, come per certi esami medici. Se ci fosse, si riuscirebbe ad accorciare i tempi. Come al solito, ringrazio per la vostra disponibilità.