LA CHIESA DI SAN MARCO accoglierà il feretro del milazzese che si è spento improvvisamente lontano dalla sua città. I funerali saranno celebrati alle 16 di martedì 23 giugno.
Già da alcuni giorni la notizia aveva fatto il giro di Milazzo. Un ragazzo come tanti altri, 41 anni, partito da tempo per lavoro, non c’era più: il suo nome è ANTONINO RUVOLO, ma le notizie sono vaghe, imprecise, e lasciano spazio a varie ipotesi. Un incidente, una malattia, o cos’altro? Sui social si cerca di saperne di più, ma si leggono le parole struggenti dei congiunti, il dolore indescrivibile di chi ha perso un amico, il saluto straziante di chi si separa per sempre da un suo coetaneo!
Antonino Ruvolo ci ha lasciati così come ci stanno lasciando tanti altri giovani: tutti apparentemente in buona salute, nessuno si aspetta che da un momento all’altro un cuore forte e generoso possa cessare di battere, all’improvviso!
Sono purtroppo quei lunghi silenzi, quelle telefonate senza risposte che allarmano ed insospettiscono chi, dall’altro capo del telefono, non sa cosa pensare. Sono attimi terribili, ognuno di noi li ha provati, ma il più delle volte la persona chiamata si fa sentire con la più banale e scontata delle risposte: “Non potevo rispondere… stavo facendo un’altra cosa… avevo il vibracall… non sono arrivato in tempo… “… Frasi alle quali siamo abituati.
Ma quando a chiamare la madre anziana è il figlio; quando a chiamare il marito lontano è la moglie; quando a chiamare il figlio è il padre, e non si ha alcuna risposta… ecco che si comincia a sospettare il peggio, che prende spesso il sopravvento e si insinua nella mente di chi non sa cosa pensare…
Al dubbio subentra il timore che possa essere accaduto qualcosa di grave… Sembrano scene viste in tanti film… scene che prendono vita nelle paure di un padre, che allerta le forze dell’ordine ma che in cuor suo spera che quell’allarme possa essere solo frutto della sua ansia di genitore, e non quel sesto senso che gli fa prevedere cose che altri non riescono nemmeno ad immaginare…
Ed allora arriva la triste conferma: il figlio si è addormentato, per sempre. Un sonno lungo, mentre la sua anima viaggiava lontanissima, lasciando quel corpo esanime agli occhi increduli di chi era andato a bussare, ed ancora bussare, e poi a forzare quella porta sperando sempre in un falso allarme!
Antonino Ruvolo è ormai privo di vita: la sua anima è volata il cielo, accolta dall’Onnipotente che lo stringe fra le Sue braccia… A nulla valgono i tentativi di rianimarlo! Il medico legale parla di arresto cardiocircolatorio: non è il primo caso; purtroppo non sarà nemmeno l’ultimo.
La notizia fa il giro del vicinato, dei parenti, degli amici. Tutti sono increduli! Un giovane era partito per lavoro, chi avrebbe mai pensato di non rivederlo più? Il necrologio lo definisce “Amorevole, onesto ed infaticabile lavoratore”… Sotto, i nomi dei genitori, dei fratelli, di tutti i congiunti… E a fianco, una foto: la sua. Uno sguardo sereno, una faccia pulita, l’accenno ad un sorriso che tutti si soffermano a ricordare.
Sono in tanti che lo aspettano, in quella chiesa piccola di San Marco, in quella periferia di Milazzo dalla quale è partito con tanta speranza. Tornerà per l’ultima volta, questo ragazzo partito perchè grande era la sua voglia di lavorare… Tornerà per essere riabbracciato da chi lo ha sempre amato… Tornerà per riposare, per sempre!
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