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E NO! TROPPO COMODO DARE LA COLPA AI VIGILI!

FESTA SANTO STEFANOUNA SITUAZIONE SCONCERTANTE SUL LUNGOMARE, CON GLI AMBULANTI CHE HANNO IMPEDITO ANCHE IL NORMALE PASSEGGIO… MA SE CI FOSSERO STATI I VIGILI…

Festa di Santo Stefano, ed anche questa è fatta! Anche se accompagnata da lamentele e proteste, con l’indice accusatorio puntato contro i Vigili Urbani; che, nel bene o nel male, rappresentano l’anello debole di una catena, o, se volete, il MURO BASSO! Il nostro giornale è stato sempre critico nei confronti della Polizia Municipale, e nonostante il nostro Direttore sia stato per anni parte attiva del Corpo, non ha risparmiato fendenti, pubblicando vivaci proteste di cittadini.

Ma qui ci pare che sia stato passato il limite!

E allora siamo proprio noi che prendiamo le difese dei Vigili, responsabili, per molti, dei lati negativi di una festa che, secondo noi, andrebbe abolita SOPRATTUTTO per motivi igienico sanitari, oltre che di ordine pubblico. Di chi è la colpa se i pali delle luci sono stati montati in mezzo alla strada, con evidente pregiudizio per la sicurezza della circolazione? Dei Vigili! E del transito in tilt fino a tarda sera durante la gara ciclistica in notturna (una gara fasulla presentata sul manifesto come circuito degli assi, forse sopravvalutando i corridori, e dimenticando che gli assi, quelli veri, a Milazzo si erano già esibiti in passato!)? Sempre dei Vigili! E chi ha colpa se c’erano diversi carro attrezzi per rimuovere le auto di chi, incurante della segnaletica, ha preferito sfidare le disposizioni normative certo che non sarebbe accaduto nulla? Naturalmente dei Vigili! Ciliegina sulla torta, è colpa dei Vigili se una marea di ambulanti, la maggior parte dei quali privi di una licenza, aveva preso in ostaggio la banchina del lungomare, impedendo ai milazzesi ed ai forestieri non solo di sedersi, ma addirittura di passeggiare! E questo dopo che gli stessi Vigili avevano assegnato i posti agli ambulanti autorizzati, i quali devono provvedere a presentare la domanda addirittura all’inizio dell’anno! Decine e decine di altri ambulanti, sbucati da tutte le parti come per incanto e occupare qualsiasi spazio disponibile, pur di esporre e vendere, meglio se senza licenza! Quasi tutti immigrati, consapevoli che qui in Italia l’impunità è garantita, e Milazzo non è l’eccezione alla regola, e anche le merci taroccate e fasulle possono essere mostrate in pubblico, fra migliaia e migliaia di persone. Che, nonostante tutto, acquistano perchè non si dica che a Santo Stefano non hanno comprato niente! Per il resto, di scontrini fiscali nemmeno l’ombra, mentre nessuno è in grado di conoscere la provenienza della merce esposta per terra o su improvvisati banchi! L’unica cosa certa, che nessuno ammette esplicitamente, è l’esistenza di una fitta rete di produttori clandestini che si servono di migliaia di ambulanti, disseminati su tutto il territorio nazionale, dalle spiagge alle feste paesane, dalle sagre ai mercati settimanali, per garantire introiti illeciti a chi si avvale di impunità e gode di privilegi che altre aziende, in campo locale, non hanno! Un sommerso di miliardi di euro, che favorisce gli sfruttatori di giovani, uomini, donne, bambini, sottopagati ma nonostante tutto costretti a recuperare quei miseri proventi che servono per mantenere intere famiglie! E il governo? Non interviene, anche se questa forma di commercio è svolta quotidianamente.

Cosa c’è di meglio che accusare i Vigili, per non aver saputo mantenere l’ordine, per non aver sequestrato centinaia di capi fasulli, tonnellate e tonnellate di articoli taroccati?

Già, i vigili, per i quali qualcuno avrebbe pronta la soluzione, per il 2017, per garantire lo svolgimento della festa e degli ambulanti abusivi: pagare le festività e sguinzagliarli sul lungomare! Salvo poi accusarli di avere impedito a quei “poveracci” che non fanno male a nessuno, di vendere per poter vivere!

Non ci siamo, cari amici: troppo comodo chiedere l’utilizzo dei Vigili Urbani, il cui numero è esiguo, o il pagamento delle festività: si pensi piuttosto alla stabilizzazione di quelli che non possono effettuare l’intero orario lavorativo; si preveda l’utilizzo costante come ausiliari del traffico o con altre qualifiche che potranno essere individuate di quella trentina scarsa di elementi che da anni, a fasi alterne, sono riusciti ad assicurare una sosta ordinata e regolata a chi oggi, in assenza di pagamento, è costretto a compiere innumerevoli giri e si lamenta per la loro assenza.

Si cominci a lottare l’abusivismo agli angoli delle strade, dando precise indicazioni ai Vigili; si faccia rinascere in costoro la convinzione, purtroppo perduta, che la loro presenza è necessaria, il loro ruolo indiscutibile, la loro correttezza indubbia! E si faccia soprattutto rinascere in costoro la voglia e la certezza di operare per il bene della città e dei suoi cittadini, per la difesa delle istituzioni e non solo per essere considerati il MURO BASSO facile da scavalcare! 

Sappiamo che non si impedirà mai lo svolgimento di una festa paesana o del Patrono, proprio per mancanza di Vigili o per mancanza di condizioni igienico sanitarie,  per non scontentare il popolo (che dalle amministrazioni si aspetta ben altro che il PANEM ET CIRCENSES…), ma si cerchi in ogni caso, proprio per mantenere l’ordine e dare una mano ai Vigili, di coinvolgere anche le altre forze di Polizia e, se occorre, l’esercito, sicuramente più temuto quando le istituzioni locali diventano poco credibili!

Non sempre la formula PANEM ET CIRCENSES sarà quella valida… specie se viene a mancare il PANEM… E ci pare che ci siamo quasi!

Commenti

1 Commento

  1. Una porcilaia, o se vogliamo essere latini, una cloaca!
    Ecco il regalo del panem et circenses cosa ci ha regalato. Uno sconcio che nemmeno nei peggiori incubi o rave party ci si aspetterebbe. Milazzo ha una peculiarità, ama farsi ingroppare dall’ultimo arrivato e ringraziare. Immagine forte, immagine per molti fastidiosa, ma vedere quello che gli ambulanti (autorizzati o meno, e su questo sono in disaccordo con il pezzo qui sopra, chi deve vigilare sugli ambulanti o sulle bancarelle non può essere il cittadino ma il vigile urbano o chi per lui, poche storie),son riusciti a fare e che una festa sia diventata la discarica di Malagrotta o una qualsiasi stradina abbandonata milazzese dove vengono scaricate impunemente immondizia e altro, crea solo rabbia. Milazzo è una vera tragedia, nei comportamenti e nella totale mancanza di un criterio legale che dia la certezza alle persone per bene (ancora ne esistono ma stanno per essere risucchiate anche loro nel lato oscuro dell’educazione civica), che tutto sarà sistemato, presto, come deve essere. Siamo in una situazione di sbando anarchico che non troverebbe giustificazioni se non nel desiderio e machiavellico disegno di chi vuol rendere la città un bordello, desiderosa di qualcuno, extraterritorio o altro, che regali serenità e certezze, svenderci al peggior offerente, ecco cosa sembra. Una festa patronale deve essere occasione di raccolta e divertimento, di fede (non in questa classe politica di sicuro), e soprattutto di civiltà ed educazione. Ed invece, quando siam convinti di aver toccato il fondo, ti ritrovi a captare un rumore sordo ed indistinto, ed alla fine scopri che stiamo scavando. Io pubblicherei le foto di questo scempio, questa installazione di maleducati e abusivi, in qualche testata nazionale, per far capire che governare una città e renderla vivibile si può, basta volerlo e basta applicare le leggi, cosa che non vedo fare qui. Si parla tanto di Roma in questi giorni, e della giunta 5 stelle. Tutti a criticare ed additare, senza renderci conto che un buco di paese, cento, mille volte più piccolo, non è in grado di gestire se stesso e chi lo viene a visitare. Di che vogliamo parlarci ancora? Quali segnali dobbiamo captare per renderci conto che dopo un anno e oltre siamo come nella amministrazione precedente, nel guano? Milazzo governata male, malissimo (non sto a sindacare per incapacità, volontà o altro), ma in oltre 50 anni di vita, non l’ho vista mai cosi. Mia madre probabilmente, inserirebbe anche gli anni del dopoguerra; tempi diversi lo so, li il rispetto, l’onestà e l’educazione erano presenti in quantità. Si lavorava per un unico traguardo, rinascere e prosperare. Qui ognuno porta la farina al proprio mulino e se gli altri affogano nella miseria o nei problemi, tanto peggio. La crisi ha acuito mille problemi, da oggi a Milazzo, ne abbiamo certificati altri, che son sotto gli occhi di tutti. Altrove si griderebbe allo scandalo e si chiederebbero conseguenti atteggiamenti dai responsabili che ci “amministrano”. Ma i nostri politici, presunti tali, sembrano avvezzi alle critiche che ormai nemmeno li colpiscono. L’orgoglio sociale è morto, con l’educazione e la legalità. Ieri ho rivisto lo sceneggiato dedicato a Libero Grassi, per capire come la Sicilia fosse cambiata da 25 anni a questa parte, ed ho scoperto che Il gattopardo in questo insegna tutto. “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”, ed infatti la “rivoluzione” politica di diversi mesi fa, ci ha portato ad essere messi male come prima, se non peggio.
    Saluti da Milazzo, il giorno dopo

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