Non ci hanno fatto votare per entrare. Non ci fanno votare per uscire. Non è astensione, ma semplice scelta di continuità, ma per loro va bene così: tutti vogliono entrare in Europa. Ed esultano!
La Schlein esulta ma non dice che i voti che ha preso sono di Renzi, di Calenda e dei 5 stelle; questi di politica non capiscono niente perché ammettono sempre e ad ogni elezione la loro sconfitta, al contrario degli altri, che comunque vada vincono.
Vince Tajani (sarebbe ora di togliere dal logo la parola Berlusconi Presidente, forse è l’unico a non sapere che sia morto!), che si ritrova un ministero dove ci vogliono competenze dimostrate sul campo, ma se prima di lui c’era DI MAIO, ben venga, e che ha fatto l’inciucio con Lupi, pur di battere la Lega. Offrendo però a Lupi il pretesto di esultare dicendosi indispensabile!
Esulta Salvini, che non si accorge di parlare troppo fissandosi con il ponte e riempiendo le sue liste con elementi che di LEGA non vogliono saper nulla, l’importante è essere eletti. Dovrebbe mettere in atto le azioni concrete che il ministero dovrebbe fare, ma lui parla, parla parla, e spesso a sproposito.
Vincono Bonelli e Fratoianni che, furbacchioni, sposano il ripudio della guerra e facendo il botto di voti. Per loro era indispensabile fare eleggere la Salis, che l’Ungheria ha portato nell’aula di un tribunale in catene: ma lo fanno anche in Italia.
Vince soprattutto e contro chi gliene ha detto di tutti i colori Giorgia Meloni, che non va al Parlamento europeo e resta in Italia, quindi la sua era solo una prova in vista di altre elezioni.
Vincono più degli altri gli astenuti, ma nessuno si chiede perché sono sempre di più quelli che non vanno a votare e soprattutto chi siano. Devono tutti ringraziare la Costituzione che non dichiara NULLE le votazioni quando non va a votare la metà più uno degli aventi diritto al voto. E mi pare che in Italia non sia andata a votare la maggioranza.
Quindi, tutti a casa, nessuno ha motivo di esultare.
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