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FA PIU’ CALDO, E’ VERO, MA LA REGIONE SICILIA COSA FA?

di Cristoforo TRAMONTANA

Foto Alberto Lo Bianco/LaPresse

“Austu e riustu è capu d’invinnata” si usava dire in Sicilia, anticamente. Il detto indicava il finire dell’estate dopo mezz’agosto, quando i temporali, spesso violenti e, a volte, accompagnati da copiose grandinate, iniziavano a sottomettere l’afa estiva.

“Ad Agosto, dopo mezz’agosto, inizia l’inverno” quindi, comincia a preparare qualche indumento più pesante. In effetti, in quel periodo, tra il 15 di agosto e l’inizio di settembre, il freschetto, di sera, era pungente ed una giacchetta faceva piacere indossarla. Oggi non è più così. All’epoca ad esempio si tenevano nell’armadio i “vistiti i menzu tempu”, i capi d’abbigliamento che si indossavano quando non c’era troppo caldo ed il freddo non era intenso.

Ancora oggi qualcuno sostiene che il caldo avvampante c’è sempre stato. Ed è vero. Ma, in quelle epoche, non oltre 40 anni fa, il caldo torrido ed afoso si faceva sentire senza mai durare oltre una decina di giorni consecutivi. Magari, dopo aver piovuto per qualche giorno, ritornava più prepotente ma non era continuativo e canicolare.

Nel terzo millennio sembra esser di moda il “non piovere” e il “caldo rovente”, soprattutto al Sud, dove quest’anno abbiamo subito un inverno con pochissima pioggia e con temperature elevate.

Ecco che i frutteti seccano, le verdure fanno fatica a completare il ciclo di maturazione e l’acqua diminuisce a vista d’occhio. Gli animali? O morti per l’assenza di liquido vitale o macellati per recuperare le spese di conduzione.

I grandi invasi mostrano distese di sabbia, le condutture idriche, ovunque, vantano falle e guasti a ripetizione, sembrerebbe che siano state individuate copiose “riserve d’acqua” nel sottosuolo ma nessuno (Regione Siciliana) si preoccupa di convogliare il prezioso liquido per gestire la distribuzione nei mesi estivi.

Caltanissetta, Enna, Agrigento, Trapani, Palermo e Messina in questa estate non hanno avuto solo carenza di acqua per l’irrigazione, hanno patito la mancanza di acqua potabile, il che è criminale da parte delle istituzioni che, ancor oggi, si preoccupano di aumenti di stipendio, di sovvenzionare le squadre di calcio dove il figlio è Presidente, di procurarsi una legge salva “ineleggibili”, di pensare alla reintroduzione delle Province, ecc.

E chi sostiene queste vergogne? Schifani e Cuffaro, che si son visti bocciare la proposta per le Province, con 40 voti a 25!

Il nostro Pianeta non s’è spostato, i cicli lunari e solari sono regolari, le stagioni giungono con precisione assoluta, e allora?

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