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Stefano A., sarebbe stato scovato solo a notte inoltrata ed è il sospettato. Si tratta dell’ex fidanzato che era stato lasciato. Potrebbe essere lui ad aver seguito Sara tutto il giorno fino ad afferrarla da dietro e sferrarle una coltellata al collo. Un taglio verticale e profondo.
Sara Campanella, 21 anni, è la giovane vittima dell’ennesimo femminicidio che ha portato la città di Messina alla ribalta della cronaca nera. La ragazza era originaria di Misilmeri, in provincia di Palermo, e frequentava il terzo anno della facoltà di Tecniche di laboratorio Biomedico all’Università di Messina e stava svolgendo un tirocinio proprio nell’ospedale dove è stata portata in fin di vita.
Sara era appena uscita dal nosocomio alla fine del suo tirocinio quotidiano e si stava incamminando sul viale Gazzi per raggiungere la fermata dei bus. L’assassino l’avrebbe seguita su un’auto per poi scendere a accoltellarla sul marciapiede. Un testimone dopo aver sentito le urla della ragazza avrebbe cercato d’inseguire l’assassino, un ragazzo di media statura con un jeans ed un giubbotto nero, che però è riuscito a fuggire.
Il delitto sarebbe avvenuto nel pomeriggio del 31 marzo, attorno alle ore 17, nel tratto di strada antistante lo stadio “Giovanni Celeste”. L’uomo risulta ancora in fuga e le ultime ricostruzioni riportano che avrebbe reciso la giugulare della studentessa con molteplici coltellate alla gola nei pressi del Policlinico universitario.
Mentre l’assassino faceva perdere le sue tracce dileguandosi tra le vie delle baracche e rioni popolari dell’area, secondo quanto riportato da diverse fonti presenti sul luogo dell’accaduto la donna avrebbe perso molto sangue dopo aver ricevuto uno o più fendenti all’altezza del collo. Immediatamente trasportata in codice rosso al pronto soccorso del Policlinico, distante appena poche centinaia di metri, i tentativi di arginare l’emorragia si sono rivelati purtroppo vani.
Il luogo in cui si è verificato l’episodio risulta essere un’area di attesa per gli studenti che prendono di solito i bus dell’Atm e quelli delle compagnie private per fare ritorno alle proprie abitazioni dopo le lezioni al Policlinico universitario.
I Carabinieri, quasi immediatamente sul posto dell’accoltellamento, hanno fatto partire una vera e propria caccia all’uomo per rintracciare il responsabile di questo imperdonabile gesto. Allo stato attuale gli investigatori stanno controllando tutte le immagini delle telecamere della zona e quelle del Policlinico con la speranza di ottenere una ricostruzione più accurata di quanto accaduto. Sotto controllo anche il cellulare della vittima, che potrebbe risultare decisivo in merito al ritrovamento di elementi utili che possano ricondurre all’assassino.
Secondo le testimonianze fornite dalle persone che conoscevano la giovane Sara, l’assassino avrebbe avuto una relazione che però la vittima aveva deciso di troncare.
La ragazza avrebbe fatto un paio di passi prima di accasciarsi a terra nei pressi di un’aiuola, in un lago di sangue. I carabinieri hanno interdetto la zona dell’omicidio per fare i rilievi.
Immediate le dichiarazioni dei responsabili della città di Messina e dell’Università. “Sono senza parole – ha detto il sindaco di Messina Federico Basile – Oggi la città è stata scossa da una tragedia immensa”, mentre un messaggio di cordoglio è stato rilasciato dalla rettrice dell’Università di Messina Giovanna Spatari: “Una giovane vita è stata spezzata in modo brutale. La violenza di questo gesto ci lascia increduli e profondamente addolorati. L’università di Messina si stringe attorno ai familiari, agli amici e ai colleghi di Sara. Quando una vita viene spezzata in un modo così brutale, la nostra sofferenza è ancora più acuta”.
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