UN ARTICOLO DI GIUSEPPE PARENTE, CHE HA PUBBLICIZZATO LA PRESENZA DELL’EX PRESIDENTE DELLA CAMERA IN OCCASIONE DELLE CELEBRAZIONI DEL PARLAMENTO PER IL SESSANTESIMO ANNIVERSARIO DEI TRATTATI DI ROMA.
da www.fascinazione.it
(G.p)E’ lui o non è lui? Certo che è lui, parafrasando un vecchio e riuscito sketch di Ezio Greggio nella trasmissione Drive In, Gianfranco Fini. L’ex Presidente della Camera dei deputati, l’ultimo presidente di Alleanza Nazionale è seduto in prima fila nell’Aula di Montecitorio per presenziare alle celebrazioni del parlamento per il sessantesimo anniversario dei trattati di Roma.
Una presenza, quella di Gianfranco Fini, che non poteva passare inosservata, soprattutto agli occhi degli ex “compagni” di partito ed esponenti della destra italiana.
Fini, oltre ad essere stato ex presidente della Camera, deputato di lungo corso ed esponente autorevole del Movimento Sociale Italiano prima, di Alleanza Nazionale poi, è nella scomoda posizione di indagato per riciclaggio e con un cognato, Giancarlo Tulliani latitante.
L’inchiesta è quella sui rapporti (ritenuti illeciti) della famiglia con l’imprenditore catanese Corallo, leader nel settore delle slot machine e dei video poker, arrestato ai Caraibi il 13 dicembre del 2016.
E secondo il racconto ai pubblici ministeri dell’ex deputato di Alleanza Nazionale Amedeo Laboccetta Fini chiese esplicitamente aiuto a Corallo al fine di acquistare una casa a Montecarlo.
Poteva farsi sfuggire un’occasione del genere Maurizio Gasparri, vecchio collega di Fini ai tempi di Alleanza nazionale e ora suo tenace detrattore? Ovviamente no, e il suo profilo Twitter ha inchiodato l’ex leader di Futuro e libertà con una serie di foto e giochi di parole.