Tra le tante originali autocertificazioni ne arriva una sconvolgente che tra il serio e il faceto recita: “Pranzavo insieme a colleghi di lavoro”.
Il problema è reso ancora più illecito dal fatto che si è trattato di un “festino” in una casa in prestito di un amico assente, nel comune di Gravina di Catania tra quattro infermieri operanti tra strutture per anziani e una clinica privata, e di un fisioterapista che collabora in una Rsa, personale sanitario a contatto quotidiano con pazienti a rischio contagio virale.
Il rumoroso pranzo conviviale tra le tre donne e due uomini con età compresa tra 24 e 27 anni, ha indignato i vicini che hanno chiamato i Carabinieri.
I militari introdottisi nell’appartamento hanno dovuto constatare questa riunione palesemente ingiustificata con i protagonisti tutti esibire la stessa “autocertificazione” surreale e per questo denunciati per violazione del Dpcm.
In questo momento certi comportamenti irresponsabili offendono medici, infermieri e operatori sanitari che lottano ogni giorno in prima linea vicino ai cittadini, con 66 morti registrate tra i camici bianchi dall’inizio della pandemia nel territorio nazionale.
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