di Alberto CASSINI
È notizia di questi giorni che due cantanti, durante la kermesse sanremese, hanno provato timidamente a menzionare il genocidio in atto in Palestina.
Ovviamente in risposta è intervenuta mamma Rai e l’ambasciatore israeliano a rimetterli in riga.
Succede cosi che i vari fenomeni di ambiente “sinistro” cominciano a sbraitare sul fatto che c’è censura, che la Rai sarebbe “meloniana” e che questo governo comanderebbe l’informazione.
Niente da fare, sempre i soliti film. Così come accadeva con Berlusconi, non si rendono minimamente conto che non c’entra nulla chi è al governo su tali questioni. Il padrone è il medesimo e le linee son le stesse. Che sia Meloni o Schlein parliamo di figuranti, di teatro.
Lo capiranno mai?
Che poi, appunto, lo scorso anno a Sanremo invitavano Zelenski, c’erano bandiere giallo-blu ovunque… Quest’anno in due si sono permessi di dire timidamente ‘’STOP AL GENOCIDIO’’ e si è sollevato il finimondo, con ambasciatori israeliani che fanno comunicati e amministratori di reti pubbliche che si scusano.
Tutto normale dal paese dei servi.
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