Prot._n. 283 del 10/4/2021.
COMUNICATO STAMPA
Realizzare un polo artigianale all’interno del Centro Mercantile avviando una seria interlocuzione con l’ex Asi (oggi Irsap) che è proprietario dell’ampia area di Ciantro per rilanciare un settore che a Milazzo ha una storia importante ma che rischia di essere schiacciato dalla crisi. La proposta è del consigliere comunale Franco Russo che auspica possa trovare accoglimento da parte dell’Amministrazione per portare avanti le iniziative che servono per concretizzare quella che – afferma – sarebbe una risposta decisiva per riavviare questo settore e più in generale l’economia della città che oggi cerca di ripartire col turismo, ma soffre maledettamente altri settori come il commercio che “a causa dell’apertura di nuovi negozi alle porte di Milazzo e soprattutto dell’avvento delle vendite on-line ha praticamente messo in ginocchio i commercianti cittadini, ormai stremati anche a causa delle restrizioni imposte dal Covid”.
«Oggi – sottolinea Russo – Milazzo si popola solo il sabato sera e la domenica per la classica passeggiata in macchina dal percorso radicato: Tono, Vaccarella, Capo, col risultato di ricevere solo inquinamento acustico. Ecco quindi che ritengo che occorre proporre delle offerte alternative e l’artigianato fiore della nostra città sino ad un ventennio fa. Poi la crisi è stata determinata dall’impossibilità per l’artigiano di realizzare con le proprie risorse, sempre più limitate un opificio. Ecco quindi che creare le condizioni per dare in concessione i manufatti del Centro Mercantile che, giova ricordarlo, è stato realizzato con fondi pubblici, sarebbe una risposta della politica. Mi auguro che anche la deputazione regionale messinese prenda a cuore le esigenze di questo comparto. Del resto – conclude Russo – se parliamo di aree artigianali: il comprensorio tirrenico è spiazzato. A parte i casi di Villafranca e Furnari e l’esempio (ormai fallito) di Giammoro, per le altre realtà locali esiste una situazione di assoluta paralisi che finisce col penalizzare la categoria».
Da qui l’appello anche al presidente della Regione, Musumeci.
«Si può creare sviluppo con l’artigianato: basta fare le giuste leggi e mettere in bilancio somme per la formazione, incentivando i giovani a credere nel mondo delle arti e dei mestieri artigianali ci può essere futuro anche nella loro Sicilia».
L’ufficio Stampa
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