di D. B.
“Gli italiani amano il contante, dai bancomat viene prelevato un miliardo di euro al giorno”.
I “progressisti moralisti” giustificano la cosa dando agli italiani degli “evasori” e degli amanti di ciò che viene definito “in nero”.
Può darsi che qualcuno preferisca l’uso delle banconote per affari più o meno loschi, ma per questo è uno degli ultimi baluardi a difesa della libertà della persona, che deve avere garantita la possibilità non solo di non essere tracciata in ogni suo acquisto fornendo informazioni su gusti e bisogni personali, ma soprattutto di evitare che possa essere ricattata con un semplice tasto qualora non obbedisse ai dettami del potere costituito.
Con il contante per sua natura si impedisce di avere un potere totale su ogni singolo individuo, ecco il perché la tendenza è quella di dissuadere le persone dall’utilizzarlo persuadendole coi vantaggi veri o presunti dei pagamenti elettronici.
È vero, pagare con un semplice bottone e senza dovere prelevare danaro può essere comodo, ma la libertà esige da sempre sacrifici ed essa si deve anteporre alla comodità e alla convenienza.
Ricordiamoci che fino a un paio di anni fa senza un codice non si poteva nemmeno andare a lavorare, immaginiamo se lo stesso sistema potesse bloccare i nostri soldi a sua discrezione.
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