Non sembra, ma ci sono tutti questi 80 anni.
Carmelo Antonuccio, Nuccio per chi lo conosce da tempo immemorabile, apprezzato fiorista della via Medici, da anni è cittadino del mondo. Il salto di qualità lo ha fatto quando, negli anni Novanta, ha accettato la proposta di una prestigiosa casa internazionale con sede ad Hong Kong della quale è diventato Direttore Artistico. Da allora avrà percorso milioni di chilometri, da un fuso orario all’altro. Se oggi lo vedi a Milazzo, domani sarà a Pechino, e fra due giorni, chissà? Los Angeles è a due passi…
La sua passione per i fiori risale a quando Nino Cambria e Micio Lentini aprirono a Milazzo, in via Medici, un negozio. Nuccio era ancora un ragazzino, e se ne innamorò subito, al punto che quando loro, dopo tre mesi, lo stavano per chiudere (eravamo nella prima metà degli anni 50) convinse la madre a rilevarlo. Da allora ha vissuto sempre fra i fiori. Non ci fu improvvisazione, ma tanta passione. Giovanissimo, fu portato a Sanremo da Ciccio Nania (il Camperotto), assieme ad un gruppo di vivaisti milazzesi. Lì scoprii l’arte floreale, e a 13 anni iniziò le lezioni con un maestro tedesco, Peter Zollinger.
Nel 1970 è stato tra i tre fondatori dell’Associazione Nazionale Fioristi. Gli altri due erano lombardi. Ha voluto così arricchire le sue conoscenze ed uniformarle alle diverse scuole specialistiche nel settore; e quando nel 1990 nacque la Scuola nel Laboratorio Idee, ha fatto tesoro delle sue esperienze internazionali. Sono stati creati articoli esportati in tutto il mondo, si è innamorato della filosofia orientale, creando un connubio fra quella e la filosofia mediterranea e contadina, mescolando l’Ikebana con usi e costumi che richiamano le tradizioni arabe, bizantine, saracene.
Nuccio divenne popolare in occasione del matrimonio di Pippo Baudo con Katia Ricciarelli: fu scelto per allestire un addobbo floreale diverso, con a sua disposizione 25 giovani fioristi siciliani, poiché era presidente regionale dell’Associazione Fioristi, con i fiori regalati dal Comune di Sanremo. I giornali diedero una grande risonanza all’avvenimento, pubblicando le foto dell’addobbo; poi fu ospite di Maurizio Costanzo, che ne voleva sapere di più. Da lì ad essere conteso dalla TV, il passo fu breve…
Creatore di una scuola cui hanno aderito migliaia di fioristi, ha visto crescere sulle sue orme il figlio Vincenzo, che rappresenta l’Italia, così come aveva fatto lui, nelle competizioni internazionali, ed è diventato un personaggio al quale la televisione non intende rinunciare per nessun motivo!
Designato al tavolo del Ministero per le Politiche Agricole, Antonuccio ha uno stile riconoscibilissimo, che ha trovato seguaci non solo nella sua Milazzo, ma addirittura a Los Angeles, a New York, a Chicago, a San Francisco, a Hong Kong, in Cina, in Australia. Il fatto di essere sempre in giro per il mondo lo mette a confronto con culture differenti, e per il suo modo di intendere il turismo, espresso nei suoi interventi in occasione di convegni che si tengono a Milazzo, spesso è guardato con stupore. Per la cura del verde pubblico nella sua città ha suggerito di chiedere consigli ad esperti: Milazzo non ha avuto nessun consigliere per le piante dopo il prof. La Rosa, che curava in maniera impeccabile le aiuole del Lungomare. Oggi gli esperti ci sono, e tutti validi: per una città che vuole vivere di turismo, non è giusto che tutto venga lasciato all’improvvisazione.
Per anni è stato presidente anche della locale Confcommercio.
Auguri, Maestro!
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