LA STORIA DEL RELIGIOSO MILAZZESE CHE ANCORA OGGI IL BRASILE RICORDA.
Nel dicembre del 2014, in occasione del decennale della scomparsa del sacerdote cappuccino Padre Melchiorre da Milazzo (al secolo Francesco Celebre), TERMINAL ha voluto ricordarlo.
Torniamo oggi, 21 ottobre, a parlare di lui, in occasione del centenario della nascita. Quando nacque la prima guerra mondiale volgeva al termine per l’avanzata delle truppe italiane. La levatrice disse: “Questo è l’uomo della pace”.
Mai profezia fu così veritiera: due settimane dopo, il 4 novembre, le parti ostili avrebbero cessato di combattere. Ma Francesco sin da piccolo sentì la vocazione religiosa e come sacerdote fu missionario predicatore di pace. Frequentò le scuole elementari al Borgo e fra i suoi compagni di scuola vi era il suocero del nostro direttore. Mentre era scolaro tenne la sua prima predica alla Chiesa del Rosario la notte di Natale.
Dopo le elementari entrò in seminario a Randazzo, continuò agli studi a Petralia Sottana, Gibilmanna e Messina. Venne ordinato sacerdote e destinato a Messina dove ricoprì l’ufficio di cappellano del lebbrosario. Nel 1946, con altri sacerdoti cappuccini, partì volontario come missionario nello Stato di Minas Gerais in Brasile. Per due volte ricoprì la più alta carica della missione “custode provinciale”.
A Belo Horizonte, capitale dello Stato di Minas Gerais, edificò la monumentale Chiesa della Madonna di Pompei, il convento provinciale ed il seminario.
Dal 1960 al 1963 fu alla guida della “squadra missionaria” che svolgeva opera di predicazione negli Stati di Minas Gerais, Rio de Janiero ed Espirito Santo.
Tornato in Sicilia nel 1965, in occasione del capitolo venne eletto secondo custode generale, cui seguì, nel 168. la carica di secondo definitore provinciale, guardiano del convento di Messina e parroco della Chiesa di Pompei.
Nel 1971 tornò a fare il missionario in Brasile e per i suoi meriti la Città di Ouro Fino gli conferì la cittadinanza onoraria. Nel 1974 entrò nella diplomazia del Vaticano e fino al 1988 ricoprì l’incarico di Segretario della Nunziatura Apostolica di Brasilia. Al termine di tale attività, ritornò in convento, assumendo per quattro anni l’incarico di cappellano del lebbrosario di Tres Coracoes di Santa Fè.
Tornato in Sicilia fu nominato guardiano del convento prima di Taormina e poi di Milazzo, ritornando in Brasile a più riprese, nel 1994 e nel 1996, per partecipare a celebrazioni ivi organizzate in suo onore.
Padre Melchiorre si spense nell’infermeria del convento dei padri Cappuccini a Messina la notte di Natale del 2004, lasciando enorme rimpianto.
Lettere di apprezzamento della sua opera giunsero da molte località del Brasile.