In una città nella quale regna sovrana l’anarchia e ogni tentativo di legalità sembra vano, è possibile vedere che accanto al Municipio esistono due gabinetti pubblici. Erano stati riattivati dall’Amministrazione Pino, ed alcuni ragazzi provvedevano a tenerli puliti e perfettamente funzionanti. Si accontentavano delle mance che i forestieri mettevano in un vassoio. I forestieri abbiamo scritto, perchè a quel che ci risulta i milazzesi, tranne pochissimi, hanno sempre guardato quel vassoio con aria di sufficienza, lasciandosi andare a commenti come questo: “Ma chi bbò i soddi pi pisciàri? Ma lèviti davanti, camina…!“. La colpa di quei ragazzi fu quella di aver detto, a chi chiedeva cosa facessero e a che titolo incassassero quei pochi spiccioli, che erano stati autorizzati da un assessore, facendo nome e cognome del loro benefattore. Qui scattò l’invidia! “E perchè voi sì e mio figlio che non fa niente no?“, avrà pensato quel padre invidioso… Probabilmente perchè tuo figlio, rispondiamo noi per quei ragazzi, non ne vuol sapere di stare a fare la guardia ai cessi pubblici, di pulire gli escrementi di chi li utilizza, di mettersi a disposizione dei cittadini che pretendono un servizio che non viene retribuito. Ma anche se ci fosse una retribuzione, quanti di voi manderebbero i figli a custodire i cessi comunali? Un lavoro del genere lo farebbero volentieri gli stranieri, i quali sono molto più disponibili di noi a rimboccarsi le maniche, tranne poi essere accusati di voler fare tutto loro! I bagni pubblici rimangono chiusi, ma per modo di dire: infatti le foto che ci sono arrivate dimostrano chiaramente che qualcuno li ha forzati, utilizzandoli o scambiandoli per un B&B: dormire per terra, in un luogo coperto, fare i propri bisogni e se è il caso darsi una rinfrescata. Ma ci risulta ancora che il loro utilizzo è riservato alle compagnie o alle associazioni che si esibiscono nell’atrio del Carmine o nella Sala a vetri del Paladiana! Vedete quante cose riesce a scoprire TERMINAL… Strano ma vero… Infatti ci hanno detto che agli organizzatori vengono consegnate le chiavi di quel paradiso, per permettere agli spettatori di uno spettacolo, e a chi assiste ad un convegno o a un dibattito, di andare anche in bagno! Solo che non c’è alcuna custodia, e la persona che vuole servirsi di esso deve farsi consegnare le chiavi dall’organizzatore, al quale le riconsegna, e le sgradite sorprese vengono alla luce quando qualcuno, ripetiamo, ha forzato la porta, o probabilmente a distanza di tempo. Chi ci assicura infatti che la persona che si è servita dei servizi igienici non abbia una determinata patologia, contagiosa, e chi se ne deve servire dopo, in mancanza di pulizia o disinfestazione, non possa essere contagiata a sua volta? Ecco, questa è un’altra perla incastonata in un magnifico promontorio che si allunga sul mare e si protende verso le isole Eolie. Un promontorio bellissimo che altri renderebbero sicuramente migliore di quel che è, ma qui interessa solo l’utilizzo temporaneo, lo sfruttamento del nome e del territorio. Inutile stare a decantarne le bellezze delle spiagge se queste rimangono sporche perchè nessuno è in grado di intervenire per fare rispettare le leggi vigenti. Inutile invitare amici che dovrebbero preferire Milazzo ad altre realtà se poi loro stessi devono esprimere commenti imbarazzanti per noi residenti, e noi stessi sforzarci di fornire giustificazioni che non reggono. L’unica cosa da fare è scappare dal centro o dalle spiagge che nessuno protegge dalla maleducazione dei bagnanti, e rifugiarsi a Capo Milazzo, riscoprendo la bellezza delle scogliere, il carciofo e la piscina di Venere ed accorgersi che, distesa su qualche scoglio, c’è una bellezza… proprio come mamma l’ha fatta. Ma queste visioni celestiali ce le riserva anche la spiaggia di ponente. Con la sostanziale differenza che si tratta di maschietti, in vacanza con i loro camper, che amano spogliarsi per andarsi a lavare. Né potrebbero farlo vestiti. Ma alla fine, come compenso del loro transito, lasciano abbondanti depositi. Di merda!
I CESSI PUBBLICI? SOLO SE ORGANIZZI UNO SPETTACOLO!
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