Terminal Milazzo Notizie, fatti e personaggi in arrivo e partenza.
Ogni volta che entriamo in una grande libreria rimaniamo sempre basiti, in particolare dalla sezione dei “consigliati”.
Ieri casualmente ci siamo trovati in una di queste grosse catene. Ecco alcune delle loro “proposte” in primo piano.
– Lilli Gruber “Non farti fottere”. Perché una persona sana dovrebbe interessarsi ad un titolo del genere scritto da una giornalista di regime?
– Gino Cecchetin “Cara Giulia”. Chi ha seguito questa tragica vicenda di cronaca non può non essere nauseato di fronte ai protagonismi dei familiari della vittima del dramma.
– Roberto Vannacci “Il coraggio vince”. Ne ha fatto un altro! Personaggio costruito a tavolino, fonte inestimabile di superficialità e paraculismo, sembra messo lì proprio per dar da mangiare ai “sinistri”.
– Giuseppe Cruciani “Contro il politicamente corretto“. Il coprotagonista della Zanzara, l’amichetto di Parenzo, ci spiega cos’è il politicamente corretto con argomentazioni del tipo “premesso che io amo tutto ciò che ci propinano, ne critico le modalità perché hanno rotto!”.
– Andrea Scanzi “La sciagura, Giorgia Meloni..”. Eccolo lì. Puntuale come un orologio svizzero, il migliore, il fantastico, il fenomeno, ci delizia con l’ennesimo libro politicamente corretto sulla figurante di turno. E poi Saviano, Murgia, Vespa, Lucarelli, Lerner ecc. Insomma, testi indecenti di ogni tipo tra i “grandi consigli”. Ma davvero c’è gente che acquista e legge libri del genere?
Se sì, ci interessa capire cosa la spinge a tali livelli.
Una ragazza mi ha detto che ama molto leggere, quando le ho chiesto cosa preferiva, mi ha fatto questo elenco con l’aggiunta di Saviano. Io sono rimasta a Dostoevskij, Kafka, Manzoni… L’umanità si sta diversificando in due grandi razze, di cui una è grezza, brutale e senza riflessione…
WI
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