UNITI AGLI INFERMIERI, ESALTATI IN UNA LOTTA CONTRO UN NEMICO INVISIBILE… EPPURE FINO A IERI…
Si continua a parlare da quando è iniziata l’emergenza coronavirus di isolamento delle persone in casa per salvaguardare la salute delle persone, circoscrivendo al massimo la diffusione del virus. Questo sacrificio, grande o piccolo che sia, va fatto anche per tutti quei medici, che in questi giorni si sono prodigati, mettendoci il cuore e rimettendoci in qualche caso la vita, in trincea a salvare quante più vite è possibile.
https://youtu.be/nDoTkV0bhz4
Eroi dei tempi moderni, così saranno ricordati i medici e gli infermieri nei prossimi anni, quando di questi tristi giorni rimarrà un pallido ricordo e sarà la volta delle commemorazioni.
Ma oltre 70 medici, il numero è fino ad oggi, non saranno più fra di noi.
Eroi!
Avevamo dimenticato che gli uomini potessero esserlo ai nostri tempi, peggio ancora dei medici. Fino a ieri i medici sono stati vituperati, aggrediti, picchiati, denunciati per omicidio colposo quando qualcuno dei loro pazienti moriva. Adesso sono esaltati fino a chiamarli eroi.
Cos’è successo?
Ancora è troppo presto per capire ma ci sorge un dubbio: non sarà forse per nascondere le responsabilità di una classe politica e manageriale che non si è preoccupata affatto di dotare la schiera dei sanitari dei DPI per proteggerla integralmente dai contagi e addirittura di spedirla in prima linea, nonostante fosse risultata positiva ad un tampone? Non sappiamo se questo dubbio avrà una risposta…
Vi diciamo solo di ricordare che nonostante tutto rimarranno i nostri eroi.
Parimenti vi diciamo di ricordare di lottare questo sistema perverso che li ha mandati al sacrificio.
L’Italia del XXI secolo non ha bisogno di eroi… se presto saranno dimenticati!
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