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IL PORTO DI MILAZZO, SEDOTTO E ABBANDONATO!

IL COMITATO GRANDE PORTO FA IL PUNTO DELLA SITUAZIONE

Dieci anni di attività del comitato grande porto trascorsi  attenzionando  le problematiche riguardanti il bacino portuale mamertino ci hanno permesso di acquisire una certa esperienza in materia con la possibilità di effettuare una disamina delle vicende più importanti.

A causa della dichiarazione SIN il dragaggio del porto di  Milazzo  è  stato bloccato perché molto oneroso dovendo  portare i fanghi di risulta in apposita discarica logisticamente molto lontana. Scaduti i termini di prescrizione SIN l’opera è stata  appaltata e l’esecuzione dei lavori dovrebbe essere imminente.

Viabilità:  un assurdo non collegare il porto con l’asse viario in  modo da toglierlo dal suo anomalo isolamento. L’autorità  portuale (in particolare sotto la gestione De Simone) ha eseguito cinque progetti di collegamento con opere di sottopasso e sovrappasso nella zona di Ciantro disponendo il finanziamento dell’ opera per la parte di sua competenza. Durante la gestione del sindaco Pino l’opera ha avuto un iter agevolato poi bloccato  dalla  successiva amm.ne che ha dichiarato che il collegamento  porto-asse viario non era necessario. Una decisione  che ha  impedito  di convogliare  il traffico diretto alle isole Eolie  (specialmente nel periodo  estivo) direttamente al posto di imbarco evitando un notevole ingorgo al  traffico cittadino oltre che evitare che le merci da e per le acciaierie Duferdofin invadessero la città creando caos e danneggiamento delle vie di accesso. 

Porta delle isole:  il sindaco Nastasi aveva commissionato al  compianto ing. Pagliara un progetto costato 300 mila euro per la  realizzazione di una stazione marittima al servizio dell’arcipelago  Eoliano, un’ opera di rilevante importanza che esiste in tutti i  porti che collegano le isole con la terraferma. L’iter del progetto  si è arenato perché l’autorità portuale si è dichiarata non disponibile a finanziare l’opera. In compenso ha creato una  stazione marittima al molo Luigi Rizzo che a causa del poco  spazio a disposizione è risultata insufficiente a svolgere i servizi  di competenza. Di recente il presidente della camera di commercio si è dichiarato  disponibile ad istituire sempre nei locali dei molini Lo Presti la porta delle isole. Restiamo in attesa che sia la volta buona per realizzare un’opera  che è di vitale importanza per il collegamento del porto con le isole Eolie. 

Crocierismo: per consentire l’arrivo delle grandi navi da crociera nel nostro porto, l’autorità portuale ha progettato l’ampliamento del molo Marullo nella parte terminale della banchina.  Solo buone intenzioni ma nulla di concreto.

Diportismo:  un settore che da alcuni anni registra un incremento con una percentuale che si aggira sul 20-30 per cento annuale nonostante  nelle vicinanze  siano  sorti  nuovi  porti  turistici  di  ultima  generazione con  servizi al top per qualità ed innovazione.  Tramontata l’ipotesi dell’ecoporto galleggiante ritenuto ingombrante ed invasivo per l’affaccio a mare occorre al più presto costruire un nuovo porto turistico di ultima generazione se Milazzo non vuole perdere la funzione di porto leader nel campo  del crocierismo.

Banchina XX luglio: una struttura in corso d’opera da quasi dieci anni nata male e finita peggio. Una banchina lunga 350 mt. e con due punti di accosto in linea  verticale di 80 mt. ciascuno.  

Noi del comitato grande porto che vantiamo fra i nostri soci  personale esperto in opere portuali,  durante la fase dei lavori abbiamo più volte segnalato al dirigente dell’autorità portuale responsabile dell’ esecuzione dei lavori che la procedura per l’esecuzione dell’ opera presentava lacune evidenti. Non stiamo  stati ascoltati ed infatti il collaudo delle opere eseguite ha dato esito negativo. Nel  frattempo la ditta Scuttari esecutrice dei  lavori al 75 per cento è fallita ed i lavori sono stati sospesi. E’ stata eseguita la valutazione economica da risarcire alla ditta ed eseguita la progettazione di una variante per completare la  banchina con tempi biblici  per la ripresa dei lavori. Intanto la struttura giace in una desolante situazione di degrado. Nel  frattempo armatori italiani e stranieri si sono dichiarati interessati ad effettuare nella banchina XX luglio collegamenti via mare da e per il continente. Un’attività che avrebbe avuto ripercussioni notevoli per l’economia della città perché avrebbe procurato un incremento di traffico portuale e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Comitato grande porto – cap. Mario Sciotto

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