Ci colpì molto la dipartita di NINO ITALIANO lo scorso anno. Come accade spesso in quelle occasioni, restammo senza parole e affidammo il saluto ad un breve pensiero sulla mia bacheca… Non c’è molto da dire quando ci lascia uno della nostra generazione: e si rimane in silenzio a pensare sull’inutilità della vita, sul destino atroce e beffardo, sulle conseguenze che ricadono – come sempre – su chi rimane e non in quelli che dicono parole di conforto e si stringono al dolore dei congiunti in quel momento. Dal giorno dopo, la vita di chi resta cambia improvvisamente. Nulla è più come prima, nulla può essere come prima, specie se ad andarsene è colui che provvedeva al sostentamento della famiglia.
NINO era uno dei nostri; se non eravamo compagni di classe, poco ci è mancato. Le aule buie dei sotterranei della scuola comunale, gli alunni con i loro fiocchi stropicciati, rossi o blu; le classi numerose che non esistono più, tutti sono ricordi che con il tempo vengono cancellati. Ma in chi come me, o come tanti altri di quella generazione i ricordi costituiscono l’unico legame con un mondo lontano, con l’età dell’innocenza e della fanciullezza, allora il passato è sempre vivo, e nemmeno se di anni ne trascorressero centinaia si può cancellare o dimenticare.
NINO ITALIANO, tu queste cose le sai; e chi ha vissuto quegli anni sa che non si può fare a meno degli affetti degli amici, delle parole di conforto del signor Maestro che impietosamente ti dava un voto insufficiente ma dopo, da padre di famiglia, ti sorrideva e di spronava a fare meglio; dei rimproveri della mamma o delle punizioni, anche corporali, del papà… Ci fossero ancora quelle persone, vero Nino? Gli anni sono passati per loro; gli anni sono passati per tutti, specie per noi che ci stiamo avviando sul viale del tramonto.
Tu sei andato via, Nino. No, non puoi dirci cosa ci aspetta domani. Il necrologio con cui ti ricordano la moglie, i figli, i nipoti rimarranno scolpiti per gli anni che verranno. Noi non lo ricorderemo, è normale che sia così.
Ricorderemo invece che per la tua bontà sei andato via in un giorno caro ai Milazzesi, gente di mare: il 2 aprile, giorno dedicato a San Francesco di Paola. Chissà se proprio Lui, sapendo che dovevi arrivare, non ha deciso anche il giorno del tuo ultimo viaggio?
Ciao, Nino… ci vedremo un giorno. Proteggi i tuoi cari.
UNA MESSA IN SUFFRAGIO DI NINO ITALIANO VERRA’ CELEBRATA PRESSO LA CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE ALLE ORE 17.30 DEL 2 APRILE 2024.
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