Dal Vangelo secondo Marco – Mc 6,30-34
In quel tempo, gli apostoli si riunirono attorno a Gesù e gli riferirono tutto quello che avevano fatto e quello che avevano insegnato. Ed egli disse loro: «Venite in disparte, voi soli, in un luogo deserto, e riposatevi un po’». Erano infatti molti quelli che andavano e venivano e non avevano neanche il tempo di mangiare.
Allora andarono con la barca verso un luogo deserto, in disparte. Molti però li videro partire e capirono, e da tutte le città accorsero là a piedi e li precedettero.
Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore che non hanno pastore, e si mise a insegnare loro molte cose.
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 21 LUGLIO 2024 ( Mc. 6,30-34)
Tutti i brani del Vangelo si prestano a molteplici commenti perché da ogni singola parola si possono ricavare infinite riflessioni. Nel brano di questa domenica vi è un termine tecnico, (solitamente ignorato nelle spiegazioni ma usato da tutti gli Evangelisti), che avverte il lettore di una situazione d’incomprensione da parte dei discepoli. Il termine è “in disparte”. Domenica 7 Luglio abbiamo visto che Gesù a Nazaret non aveva avuto successo, nessuno lo voleva ascoltare. Domenica 14 aveva “inviato” (in greco Apostello = Apostolo) i suoi discepoli a gruppi di due perché diffondessero il suo messaggio. Oggi Marco ci dice che gli Apostoli hanno avuto talmente tanto successo di pubblico che non “avevano neanche il tempo di mangiare”. Ma come è possibile? Gesù no, e loro si? Evidentemente l’insegnamento degli Apostoli non combaciava con quello di Gesù. Il popolo si aspettava un Messia trionfale, liberatore dalla dominazione straniera e grande riformista delle istituzioni palesemente corrotte. Il Signore, invece, si presenta come Messia liberatore dal peccato di egoismo ed avarizia. Quale Messia hanno predicato gli Apostoli per avere così tanto successo? Ecco spiegato il termine “in disparte”. Allora “andarono con la barca verso un luogo deserto”. Il Signore li raduna per istruirli meglio, li porta in un luogo solitario adatto a riflettere e comprendere più a fondo le sue parole. La folla però si era presa d’entusiasmo e decide di seguirli. A questo punto Gesù fa un gesto solitamente ignorato: scende da solo dalla barca e si avvicina alla folla. Così facendo lascia indietro gli Apostoli e si interpone tra loro e la gente, perché è fondamentale che ascoltino soltanto lui. Ma prima di iniziare a parlare, li osserva, e con grande tristezza nota che “sono come pecore senza pastore”. Sono povera gente senza nessuno che se ne prende cura. In effetti di pastori ne hanno in gran quantità… ma Gesù non li riconosce come guide adatte a far progredire il popolo. Questa situazione era già stata denunciata dai Profeti che, guarda caso, avevano fatto tutti una brutta fine. Allora Gesù “si mise a insegnare loro molte cose”. Non cose che dominano, manipolano e infantilizzano…ma cose che innalzano, rianimano e vitalizzano.
MARIELLA RAPPAZZO
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