Dal Vangelo secondo Marco
Mc 10,2-16
In quel tempo, alcuni farisei si avvicinarono e, per metterlo alla prova, domandavano a Gesù se è lecito a un marito ripudiare la propria moglie. Ma egli rispose loro: «Che cosa vi ha ordinato Mosè?». Dissero: «Mosè ha permesso di scrivere un atto di ripudio e di ripudiarla».
Gesù disse loro: «Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma dall’inizio della creazione [Dio] li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola. Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
A casa, i discepoli lo interrogavano di nuovo su questo argomento. E disse loro: «Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio».
Gli presentavano dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come lo accoglie un bambino, non entrerà in esso». E, prendendoli tra le braccia, li benediceva, imponendo le mani su di loro.
COMMENTO AL VANGELO DI DOMENICA 6 OTTOBRE 2024 (Mc.10,2-16)
Il brano di questa domenica, come tutti gli altri, va inquadrato a livello storico e a livello teologico. A livello storico bisogna tenere conto del contesto sociale in cui Gesù è vissuto. In quella cultura a prevalenza maschile patriarcale, la donna non aveva alcuna tutela sociale e giuridica. La moglie poteva essere ripudiata e rifiutata anche per futilissimi motivi. Tale diritto apparteneva esclusivamente al marito. Gesù prende le parti della donna e la difende da crudeli destini di abbandono che l’avrebbero relegata alla povertà e costretta alla prostituzione per vivere. In tante occasioni Gesù ha affermato l’uguaglianza tra gli esseri umani, però questo valore non è accettato dai Farisei che consideravano la donna un essere inferiore. I Farisei erano un gruppo sociale formato da laici che si separavano e si distinguevano dal resto del popolo perché seguivano scrupolosamente tutte le prescrizioni religiose stabilite dagli Scribi. (Fariseo significa “separato”, gli Scribi erano i Teologi ufficiali di Israele). I Farisei sanno bene che Mosè ammetteva il ripudio della moglie… così chiedono a Gesù cosa ne pensa. Se Gesù avesse criticato Mosè, i Farisei avrebbero avuto un motivo in più per accusarlo di infedeltà dell’Ebraismo e quindi odiarlo. Se Gesù avesse detto che Mosè ha ragione, avrebbe perso credibilità davanti al popolo che vedeva in lui una via di riscatto e di speranza. Gesù fa capire che Mosè concesse quella possibilità agli Israeliti a causa della durezza del loro cuore e che quel permesso, va relativizzato perché non ha un carattere duraturo e permanente. Gesù afferma che vi è un ambito, quello del matrimonio, in cui la relazione tra uomo e donna deve essere improntato sulla parità dei diritti e dei doveri. In quella società, i matrimoni non avvenivano per amore tra gli sposi…ma per decisione dei rispettivi patriarchi intenzionati a tutelare e unire il patrimonio economico. I matrimoni di interesse hanno caratterizzato per secoli le società occidentali. Gesù intende riportare l’unione di un uomo e una donna, al progetto originale della volontà di Dio cementato dall’amore. Per questo motivo fa un chiaro riferimento al libro Genesi e afferma che uomo e donna, nel matrimonio, diventano una cosa sola, si completano a vicenda perché ciò che li tiene uniti è l’amore e non gli interessi economici o la sudditanza di uno sull’altra. I due individui diventano una cosa sola, con pari diritti, pari valore, pari dignità. Il tema della parità tra uomo e donna è un tema ostico e di difficile accettazione persino dai suoi discepoli che chiedono ulteriori spiegazioni. Gesù non accetta un’azione unilaterale di supremazia dell’uomo sulla donna, ma li mette entrambi sullo stesso piano. Così facendo, di fatto, tende a tutelare la parte più debole della coppia, la donna. Era un pensiero inaudito per l’epoca!
MARIELLA RAPPAZZO
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