SI PERDE L’AGENZIA DELLE ENTRATE PER MANCANZA DI LOCALI, QUANDO IL COMUNE NE HA IN QUANTITA’. MA E’ PROPRIO COSI’?
Un singolare primato! Siamo l’unico comune in Italia che non è stato in grado di reperire un locale per mantenere un servizio indifferibile e necessario per il cittadino, l’Agenzia delle Entrate! Per lunghi anni ospitato in un immobile “privo di agibilità”, nessuno nel palazzo comunale ha mai pensato che sarebbe stato necessario mettere a disposizione del Ministero dell’Economia dei locali adeguati e nel rispetto delle norme. E pensare che locali ce ne sono, e di proprietà del comune stesso! Le scuole, ad esempio! A parte quella di Santo Pietro, che ha sollevato qualche commento dopo la pubblicazione di un recente articolo e delle foto, che mostrano il degrado, ci sono altri immobili che da anni non vengono utilizzati. E che, occorre precisarlo, rischiano di cadere a pezzi per l’incuria e l’abbandono! Nonostante ciò, dopo che è avvenuto il furto nella Chiesa di Santa Chiara, si pensa di correre ai ripari mettendo le porte, ossia mettendo a disposizione dell’Agenzia dei locali non di proprietà comunale, ma altri, il cui costo ricadrebbe sempre su un comune che dissestato non è, ma non ha nemmeno un centesimo! A condizione che “la comodataria si faccia carico dei necessari interventi di adeguamento e che non venga rinnovata la richiesta di assicurare il pagamento dell’energia elettrica e del servizio di pulizia a carico delle casse dell’Ente“: i vecchi locali del Giudice di Pace, che prima furono dell’USL! Ma non sarebbe opportuno, per il Comune, verificare la consistenza del proprio patrimonio edilizio? Cosa si aspetta per tagliare qualche spesa superflua, rivalutando gli immobili con un efficace spostamento di uffici e servizi, piuttosto che lasciarli marcire? Magari sarebbe stato più conveniente effettuare, e da tempo, una rotazione delle destinazioni, spostando l’Agenzia delle Entrate alla Zirilli, al posto della Polizia Municipale, che a sua volta avrebbe potuto occupare altri locali (perchè non quelli dell’ex Paladiana?), destinando qualche scuola (prossima all’occupazione da parte di qualche senzatetto) all’Ufficio del Lavoro, ristrutturare il vecchio mercato coperto piuttosto che lasciarlo marcire, e siamo nel cuore di Milazzo, utilizzare i locali dell’Azienda Soggiorno e Turismo nei quali non ci sono più dipendenti comunali, e … tante altre cose. Ma se dobbiamo suggerirle noi, e voi non le fate, che piacere c’è? E poi, nessuno ha detto che l’Agenzia delle Entrate di Milazzo dovrebbe essere soppressa, secondo i piani del Ministero e del Governo, per tagliare sulle spese? E che questi soldi sarebbero spesi invano?