IN MEMORIA DI RENATA SCAVO vedova CACACE

Vedo .. le luci di un’alba illuminare la tua voglia di vivere che.. sospinta dalla tua anima

usciva da una casa piena di ricordi bagnati dalle mie lacrime..

Vedo me.. appoggiato alla finestra della vita ad osservare l’orizzonte di quella notte che ci ha diviso

frenando i limiti dei nostri sguardi.. che ignari di tutto.. continuavano ad osservare i nostri  pensieri.

 

Cerco.. il vento che assente.. sfiora la tua pelle candida e il tuo sguardo rivolto all’infinito.

Quella notte ero accanto a te..a guardarti silenziosa volgendo lo sguardo al cielo luminoso sopra di me

per cercare le stelle che brillavano anche per te.. provai a pregare.. provai a dire soltanto..

“Signore mio.. adesso è li.. con te”

Quella notte.. ho imparato a sentirmi solo.. e adesso mi manchi..

 la tua parola era la pace con la mia coscienza.

Dove vive.. adesso.. il tuo pensiero.. lontano dai miei confini.?

Dov’è.. andato.. il vento annullando la magia del tuo apparire.?

Ma.. il tempo continua a scivolare  su di  me lasciandomi.. il ricordo di quella notte..

che indifesa guardavi il cielo dicendo.. sto arrivando mio Signore

ridando origine a ogni parola che spinta dal vento era più grande dell’infinito..

come vorrei abbracciarti anche solo per un ultimo istante

sapendo di essere io.. il figlio che non hai mai avuto  e che forse.. lo hai sempre desiderato.

Ma.. lei lo sapeva.. perché era scritto nel suo cuore..

E adesso.. dopo questo ultimo tramonto mi rimarrà solo di avvicinarmi a quella piccola finestra

che guarda la tua assenza..

e.. le mie lacrime.. dal mio cuore arriveranno

ai miei occhi..

 

                                                                                                                                         G  P