NESSUNO NE HA PARLATO, MA NOI ABBIAMO ANCHE LE FOTO. VANDALISMO, RITORSIONE O COS’ALTRO?
Qui non c’entra l’ISIS per quanto famigerata sia, ma è tutta roba di casa nostra, confezionata su misura con “fredda determinazione” direbbe qualcuno. Vendetta? Sgarro? Mancato pizzo? Ritorsione? Puro e semplice teppismo? (ammesso che il teppismo possa essere “puro” e “semplice”).
Il fatto: Ieri mattina, 10 novembre, una sorpresa per tutti gli abitanti della zona; durante la notte, due cassonetti per la raccolta dei rifiuti, sono stati dati alle fiamme, con tutto il contenuto; sembrano letteralmente esplosi a giudicare dai pochi resti scheletriti rimasti sul posto. Che non si parli di “autocombustione” come spesso si sente dire perché il gesto ha una connotazione ed una matrice diversi. Tuttavia, è corretto dirlo, si registra con soddisfazione (ben poca cosa per ristorare il danno), che già sono stati sostituiti con altri nuovi di zecca. Rammentiamo a noi stessi che già in epoche precedenti si sono verificati fatti deprecabili del genere; a conferma, basta un minimo di cronistoria, recuperando articoli da Internet:
15 Aprile 2011 – Milazzo: Rogo notturno di cassonetti nel centro e nelle frazioni.
6 marzo 2012 – Milazzo: Bruciato cassonetto a Vaccarella.
22 settembre 2014 – Milazzo: Incendiato cassonetto di fronte al Liceo Impallomeni.
“la scorsa notte (manca la data) sono stati incendianti i cassonetti della immondizia a Milazzo”
“In provincia siamo allo stato di emergenza. La scorsa notte sono stati incendianti numerosi recipienti dell’immondizia a Milazzo”; la foto (n.d.r. : l’unica che abbiamo scelto perché la più emblematica) rappresenta, più di ogni ulteriore commento, la stupidità degli autori che, soliti perditempo, dediti al vandalismo, si danno al teppismo più sfrenato.
Certo, il danneggiamento del patrimonio pubblico, l’inquinamento ambientale, il procurato allarme, saranno previsti e puniti dalle nostre Leggi. Ma fin’ora, per tali reati, qualcuno ha pagato il giusto “prezzo”???
L’autore ha dimenticato anche perche’ non è stato avvisato che la stessa notte sono stati bruciati anche i cassonetti di via degli Scopari dietro il palazzo D’Amico, ma x google maps… Via del Marinaio (così come viene erroneamente indicata Via degli Scopari)