NON SI LAMENTANO FERITI, MA I DANNI CAUSATI SI AGGIUNGONO A QUELLI DELL’INCURIA E DEL TEMPO…
Quasi un secolo fa solcava il mare per pescare tonni, oggi si sta sbriciolando arenato sul piazzale di San Papino. Riflettori accesi sull’antico palischermo della tonnara “S.Tommaso”, a causa dell’incidente autonomo causato da un automobilista la notte scorsa: con il suo veicolo, ha letteralmente sfondato quel poco che resta finendo sull’ingabbiatura metallica, ormai arrugginita, realizzata nel 2004 dal Comune.
L’automobilista proveneniente da via del Marinaio, nello svoltare su piazzza S. Papino ha perso il controllo del mezzo in curva, probabilmente per la velocità non certo moderata, ed ha finito la sua corsa sull’intelaiatura sottostante della struttura di protezione, provocandone il collasso.
Il boato del forte impatto è stato udito dalle abitazioni vicine.
Il danneggiamento non ha fatto altro che aggravare la già precaria condizione della storica imbarcazione datata 1937, ridotta da anni ad un ricovero per randagi e ricettacolo di rifiuti, con il legno marcio e decomposto, in balia della salsedine, della pioggia e del vento, specie quello di scirocco soffiato un paio di giorni fa che ha squarciato definitivamente la fatiscente copertura plastificata.
Purtroppo lo scafo cade a pezzi, l’incuria ha la meglio sulla buona volontà di chi spera ardentemente di restituire alla città una testimonianza della vita marinara, e non si riesce a superare gli scogli della burocrazia. A nulla valgono gli interventi periodici dei volontari, che cercano disperatamente di mantenere in vita ciò che molti altri ritengono un relitto o, peggio ancora, una vergogna per la città.
Se poi ci si mette anche qualche automobilista che si lascia prendere la mano dalla velocità… beh, non sappiamo quale sia la fine migliore di quel che fu il palischermo S. Tommaso!
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