E’ LA CONCLUSIONE ALLA QUALE SONO ARRIVATI TRE STUDIOSI STRANIERI, DOPO CHE NESSUNO HA SAPUTO SPIEGARE LA PROVENIENZA DEL GASOLIO NELLE ACQUE DEL LUNGOMARE NEI GIORNI SCORSI. E ADESSO???
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“Non abbiamo alcun dubbio: nello specchio di mare di levante c’è il petrolio!”. Così si sono espressi alcuni scienziati stranieri accorsi a Milazzo dopo che nessuno ha saputo spiegare da dove fosse arrivato quel gasolio, nei giorni precedenti il Natale. I professori Hubert Von Disel, Henry Streetlarge e Octavius Petrobrass, giunti in incognito per evitare di dover partecipare alle manifestazioni di benvenuto organizzate per la loro visita, che avrebbero senza dubbio oscurate quelle per il Natale, non hanno avuto dubbi. E’ bastato infatti studiare le carte marine e la consistenza dei fondelli, pardon, dei fondali per dare il responso che appena apparirà sulla stampa di tutto il mondo, dopo che ovviamente ci saranno pagati consistenti diritti editoriali, scatenerà gli appetiti delle multinazionali delle trivelle e dei perforatori di professione: nel mare di Milazzo c’è il petrolio!
“Lo abbiamo sempre detto“, fanno eco i pescatori di Vaccarella i quali hanno chiesto invano il risarcimento danni alle aziende petrolifere dirimpettaie. “E se loro non hanno colpa, è giusto pensare il contrario: ossia che a mare c’è il petrolio, basta scavare un po’ e viene su!“.
Adesso riaffiorano anche vecchi ricordi: ai tempi in cui si scavava per mettere da parte la “pezza” con i vermi, anni eroici che permettevano la sopravvivenza a molti ragazzetti dell’epoca, c’era chi annusava quegli innocenti invertebrati e avvertiva una puzza strana. Ma non essendoci ancora la Raffineria, non riusciva a capire cosa fosse. E anche sulla riviera di ponente c’era il petrolio, dice qualcuno memore di tonnellate di pece che riportava a casa nel costume, nella ciabatte, nei teli da bagno, prima che arrivassero i marocchini a vendere quelli variopinti a prezzi speciali! Sotto forma di pece, ma sempre petrolio era! E non certo gas naturale: quello fa un’altra puzza. Come i fagioli o le uova sode andate in malora! E non sporca!
C’è chi invece si mostra scettico e non crede alle conclusioni scientifiche degli scienziati, giustificando la presenza del gasolio come l’emersione di depositi, basta che c’è un po’ di maretta e di minaccia di greco a levante, che nel corso degli anni le imbarcazioni ormeggiate ai pontili galleggianti hanno sversato in mare! “Tutte chiacchiere, qui si cerca il pretesto per issare in mezzo alla marina una piattaforma e trivellare!”
A questo punto occorre sentire gli ambientalisti, i quali non gradiranno l’installazione di qualsiasi piattaforma: fissa, mobile o girevole! Corre voce che anche l’ex assessore all’Ambiente sia contrario, perchè a lui, lo scorso anno, la ruota non l’hanno fatta montare, e ora si corre il rischio che di fronte allo “scoglio”, mitico ritrovo di accaniti bevitori di mamertino doc prima del riconoscimento e dell’etichetta, venga installata una ruota ancora più gigantesca, e che aliscafi e navi debbano cercarsi un’altra rotta per giungere nel porto. Magari attraccando a ponente. L’idea non sarebbe male: pensate un po’ a quanto si guadagnerebbe di tempo per arrivare alle Isole Eolie. E se, per incrementare il turismo, si trovasse il modo di creare un pontile per le navi da crociera proprio sotto la Grotta di Polifemo, migliaia di visitatori da tutto il mondo vivrebbero in diretta il leggendario sbarco di Ulisse, e il movimentato rientro a bordo … Tanto, Polifemo che tira sassi non c’è più, semmai ci sono i suoi nipoti, che potrebbero chiudere … un occhio; ma di mezzo, fra loro e le navi, c’è il campo sportivo! Dove da mesi non entra più nessuno, ci mancherebbe anche un sasso, tirato dai nipoti di Polifemo, per farlo squalificare a vita dalla Lega… La volta buona per piantare patate!
PS: Ma non sarà la solita minchiata di Terminal, che da tempo non scriveva qualche pezzo satirico?