LE FOTO INVIATE A TERMINAL NON RISOLVERANNO IL PROBLEMA, CARI AMICI. NE ABBIAMO ESEMPI LAMPANTI IN ALTRE PARTI DI MILAZZO. E’ STATA RIPARATA LA PERDITA D’ACQUA AD ACQUEVIOLE? NO!!! E ALLORA PERCHE’ CI COINVOLGETE NELLE VOSTRE PROTESTE? E’ TUTTO TEMPO PERSO!
Non ci chiediamo nemmeno da quanti anni sia lì, quella transenna: ormai se ne trovano disseminate in tutta Milazzo, a salvaguardia della pubblica incolumità o a “fardaguardia“, proprio tutto unito, a palazzi in pessimo stato, a balconi pericolanti, a facciate scrostate e prossime al crollo. Nessuno interviene, e questi monumenti all’inutilità del pronto intervento rimangono quasi in eterno, simboli dell’inefficienza amministrativa e del degrado che regna sovrano (avremmo dovuto meglio scrivere PRESIDENZIALE) in una repubblica delle banane. Il tutto perchè su quel marciapiede, accanto al Bar Tropical, quasi di fronte all’Edicola Alessio, ci sono alcune mattonelle che necessitano di un intervento di ripristino.
Inutile sperare che, dopo la pubblicazione di queste due foto, gli operai del comune accorrano per sprecare un secchio di cemento che non ci sarà! Non è accaduto nulla in via Acqueviole, dove una perdita d’acqua dura da ormai otto mesi!
Potremmo sperare allora che lo faccia un privato? Ma, ci viene da chiederci, in cambio di cosa? Di una TARI più esosa? Di una bolletta IMU aumentata? Chi fa qualcosa per il comune vorrebbe quanto meno essere ringraziato, e se dovesse intervenire il privato, una delle microscopiche imprese che operano sul territorio per semplici lavoretti di ripristino, essendosi esaurite le grandi opere, si aspetterebbe un semplice GRAZIE. Invece, ci è stato riferito, niente di tutto questo: rischierebbe di vedersi sanzionato perchè sta eseguendo dei lavori che prevedono magari un capitolato d’appalto, un direttore dei lavori, un bando e tempi biblici.
Intanto i turisti passano e si schifano (letteralmente) di osservare quella transenna, una delle tante, posizionate a guardia di un buco. No, non è una catacombe, nemmeno la tana di un animale in letargo… E’ solo una delle tante immagini indecorose che denunciano questa città allo sbando, che si appresta a vivere un’altra estate calda. Ma niente paura: basta stare chiusi dentro, con i condizionatori accesi! E la temperatura cala.
Come i consensi dei cittadini elettori!