IDEE PER LA RIGENERAZIONE. SE NE E’ DISCUSSO IN UN INCONTRO A PALAZZO D’AMICO. ECCO IL SERVIZIO DEL NOSTRO FRANCESCO D’AMICO.
“Aggiornare la mappa della bellezza”. Queste parole del poeta Franco Arminio, citate dall’assessore Salvo Presti a conclusione del convegno di Italia Nostra di giovedì 29 novembre a Palazzo D’Amico, rappresentano un imperativo categorico da assumere quale punto di partenza per la rigenerazione della città di Milazzo, con il suo vasto patrimonio di storia, perle monumentali e meraviglie paesaggistiche;una ricchezza di inestimabile pregio per la cui protezione si profila necessario ricucire il manto dell’appartenenza comunitaria e della difesa del bene pubblico, suo inderogabile corollario.
L’incontro, promosso dalla locale sezione di Italia Nostra e dall’Assessorato comunale ai Beni Culturali, è servito ad illustrare le proposte dell’associazione per il recupero del Borgo collinare, ovvero di tutta l’area compresa tra il Quartiere Spagnolo e la Porta del Capo, formata da un reticolo di strade, siti religiosi e civili, vie ed erte di collegamento, strutture e luoghi storici(alcuni accessibili, altri da recuperare), percorsi di conoscenza da riconsegnare alla piena fruibilità.
In rappresentanza del sodalizio sono intervenuti il presidente dott. Guglielmo Maneri, l’ingegnere Giuseppe D’Amico e l’architetto Domenico Mollura. Per l’Amministrazione comunale, l’assessore alla Cultura prof. Salvo Presti.
“Bisogna parlare di sistema urbano, non solo di somma di monumenti – ha spiegato in apertura il presidente Maneri -, ossia di un sistema non separato, ma strettamente collegato con la Città Fortificata”. Sui monumenti, com’è stato opportunamente ricordato, gravano titoli di proprietà appartenenti a diversi enti pubblici, oltre che a soggetti privati. “La città trae la propria ricchezza dal concetto di proprietà collettiva, nel rispetto di quella privata” ha sottolineato Maneri, auspicando un’ampia operazione di recupero supportata dalle forze sane della comunità, a partire dalle scuole e dal mondo del volontariato (“depositario di un pensiero positivo di ricchezza e futuro”); tenendo a mente anche i vantaggi offerti dai Fondi europei e dai Patti di affidamento (“una forma di partenariato tra enti pubblici e privati”). Chiedendo, infine, un tavolo tecnico tra Amministrazione comunale e associazioni – invito raccolto dall’assessore Presti – per revisionare e attualizzare un progetto della Soprintendenza risalente al 2011, consegnato al Comune di Milazzo, che mira a rendere funzionali degli spazi caratterizzati da una vocazione museale;con l’aggiunta del recupero, proposto da Italia Nostra, del percorso di ponente come possibile sede di orti urbani o giardini pubblici.
A seguire, un focus sul Palazzo del Governatore a cura dell’ing. Giuseppe D’Amico, che ha inquadrato storicamente e urbanisticamente l’antico immobile, esaltandone le pregevolezze architettoniche e inserendolo in un percorso di fruizione storico-culturale, fornendo ipotesi di destinazione d’uso, stime dei costi di recupero funzionale e possibilità concrete di finanziamento, attraverso la preventiva acquisizione in comodato d’uso del bene da parte del Comune di Milazzo (vedi foto)
Infine, l’architetto Domenico Mollura ha esposto il suo studio intitolato “Milazzo è fatta a scale”, presente anche nell’omonima pagina Facebook. Si tratta di una rete di percorsi pedonali a gradini, individuata tramite una serie di sopralluoghi e l’ausilio iniziale del Piano Particolareggiato del Centro Storico. Una mappatura di 44 scale di collegamento tra spazi pubblici ricchi di verde, da trasformare in giardino urbano in salita e inserire in un circuito di valorizzazione del centro storico e nelle mappe turistiche;concependo le scale come elemento di richiamo per coloro che percorrono il lungomare di levante.In questa proposta progettuale, sono previsti spazi di lettura nella via Erta S. Domenico e manifestazioni sportive, ritenute il migliore mezzo per promuovere quella porzione di territorio.
Francesco D’Amico