COME PUO’ IL COMUNE CONCEDERE UNA STRUTTURA PUBBLICA PER LA PRATICA DI UN GIOCO D’AZZARDO?
Nella sala a vetri del Diana un nostro concittadino, con i Kiwanis e con la RAM sponsor organizza un casinò a scopo di beneficenza con roulette e croupier al seguito. Mi chiedo se si può concedere uno spazio pubblico a vista dei minori per un gioco d’azzardo, proibito ai minori! Ti ricordo che per una pubblicità di una casa di scommesse sulla maglia della Nazionale si è scatenato l’inferno! Mi rivolgo a voi di TERMINAL affinchè l’evento previsto per domenica venga trasferito in un locale non facilmente raggiungibile dai minori e che ci sia comunque un controllo all’ingresso! Un pericoloso autogol, che coinvolge anche l’amministrazione che ha concesso lo spazio pubblico! Che fra gli sponsor ci sia la RAM non mi meraviglia più di tanto… Ma per fare beneficenza non occorre incoraggiare il gioco d’azzardo!
Lettera firmata.
RISPOSTA: Allibiti e sconcertati, avevamo ricevuto il comunicato stampa, e avevamo deciso di non pubblicizzare un evento che non condividiamo. Come scritto dall’amico che ci ha mandato la nota di protesta, e non pensiamo che sia il solo a non gradire l’iniziativa, non possiamo adesso far passare sotto silenzio quel che dovrebbe accadere nei giorni di Natale e di Santo Stefano. Che ci siano giocatori d’azzardo in questa città e nel circondario, è notorio, Così come è notorio che lo Stato da un lato vorrebbe combattere la ludopatia, ma dall’altro vende i tagliandi dei Gratta e vinci per fare cassa. Che dire? Qualunque cosa è una ferma e decisa condanna! E come i bravi di Don Rodrigo aggiungiamo “Questo casinò non s’ha da fare!”… Ma saremo una voce che grida nel deserto….