ECCO UN COMUNICATO DEL MOVIMENTO PER LA TUTELA DEI CONSUMATORI:
La TARSU (TIA/TARES) era l’importo dovuto al Comune da cittadini, enti ed aziende quale pagamento del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. L’importo era addebitato al contribuente in base ai metri quadri dell’immobile, e tenendo conto delle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti. A decorrere dal 1° gennaio 2014, è stata sostituita dalla TARI, tassa ricompresa nella IUC, Imposta unica municipale. La nuova imposta conserva tuttavia presupposti e modalità di determinazione della tassa soppressa, alla quale la legge rimanda per la determinazione del nuovo tributo. Ma se i servizi non vengono effettuati, NON E’ LEGITTIMO per un Comune chiedere il costo degli stessi ai cittadini. Non ci risulta infatti, e le prove sono evidenti, che nella maggior parte dei comuni della nostra provincia vengano effettuati tutti i servizi i cui costi sono inclusi in bolletta! Ci riferiamo allo spazzamento, alla raccolta differenziata, al lavaggio dei cassonetti, alla rimozione delle erbe ai bordi delle strade e sui marciapiedi. Purtroppo le clausole contrattuali portano gli Enti Locali a pagare con compiacente facilità le fatture esorbitanti che vengono presentate mensilmente, e non si riesce a capire il perchè non ci sia mai una contestazione o un addebito per lavori non resi. E anche se contestazione c’è stata, non si riesce a comprendere la facilità con cui vengono emesse le bollette a carico degli utenti, sulle quali, badate bene, non vengono riportate in dettaglio le singole voci, riferite ai servizi, ma solo un importo totale, che comprende quindi anche i servizi non resi. Un esempio banale: vi è mai capitato di pagare un importo contenente articoli non acquistati in un qualsiasi centro commerciale, in un supermercato, in un negozio? Con i nuovi rilevatori ottici è praticamente impossibile sbagliare: forse una volta poteva capitare che la cassiera battesse un prezzo superiore o inferiore. Errori materiali, che venivano fatti notare, e ai quali facevano seguito tanto di scuse e di rettifiche! Avete mai provato a chiedere cosa in effetti contenga l’importo finale di una bolletta? Non vi verrà detto mai, perchè altrimenti sarebbero innumerevoli le contestazioni: come se la cassiera avesse battuto un importo errato, però a vostro danno! Così come non vi è stata mai data la soddisfazione di vedere riconosciuta la vostra ragione! Ebbene, in una città della nostra provincia dovrebbero essere contestate più della metà delle bollette emesse per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, così come non dovrebbero essere pagate più della metà delle fatture! E allora ci chiediamo il perchè da parte degli Enti Locali si provveda con tanta generosità a pagare le fatture, sproporzionate e gonfiate, e ad emettere le bollette a carico degli utenti, anche queste sproporzionate, gonfiate e tutte da contestare e NON PAGARE.