SODDISFACENTE ESORDIO PER QUESTA NUOVA RUBRICA MUSICALE, SEGNO CHE I LETTORI HANNO GRADITO E AMANO LE CANZONI CHE SCEGLIAMO PER LORO… ECCO QUELLA DI OGGI…
1967, cinquant’anni fa. Non sono pochi, se ci pensiamo bene. Ma per certe canzoni il tempo sembra essersi fermato. Al Festival di Sanremo di quel 1967, la 17^ edizione, quella segnata dal suicidio di Luigi Tenco, parteciparono in coppia Don Backy e Johnny Dorelli. La loro canzone era L’IMMENSITA‘, scritta da Mogol, dallo stesso Don Backy e da Detto Mariano. Musicata secondo gli schemi classici della melodia all’italiana, ancora in auge in quegli anni 60 nonostante la ricerca di innovazione, il motivo non riuscì ad imporsi nella classifica finale: ricordiamo che a vincere quell’edizione furono Claudio Villa ed Iva Zanicchi con NON PENSARE A ME. Solo dieci settimane in Hit Parade, con un piazzamento che non andò al di là del 5° posto. Ma il tempo è stato galantuomo: in questi cinquant’anni L’IMMENSITA‘ si è imposta come una delle canzoni più belle mai presentate a Sanremo. La sua popolarità, merito soprattutto dell’interpretazione più innovativa e meno classicheggiante rispetto alla versione di Johnny Dorelli del Don nazionale, è pari ad altri motivi che fecero la storia del Festival. Ma li supera di gran lunga in una ideale classifica dei motivi più belli degli anni 60: la versione di Don Backy tiene saldamente il secondo posto davanti a brani internazionali interpretati da mostri sacri. Segno che il pubblico continua ad apprezzare e ad amare L’IMMENSITA’, rendendo merito a Don Backy che ancora oggi ne fornisce una interpretazione convincente e sofferta. Riascoltiamola e appuntamento a domani, su Radio Casa Mia e su www.terminalmilazzo.com.