UN GIOVANE, IN QUEL 1969, CONFERMA IL SUO TALENTO E BALZA IN CLASSIFICA CON UN BRANO SENZA ALCUNA PRETESA. IL SUO NOME E’ GIOVANNI CALONE, MA LUI PREFERISCE UN NOME D’ARTE…
Massimo Ranieri. Ecco il nome che accompagnerà uno scugnizzo napoletano che cantava fin da quando era bambino. Nel 1967 interpreta PIETA’ PER CHI TI AMA, con cui vince nella sezione Giovani del Cantagiro; nel 1968 partecipa a SANREMO con DA BAMBINO, in coppia con I GIGANTI; nel 1969 giunge al secondo posto delle classifiche con una canzone scritta per lui dal pianista Enrico Polito e Giancarlo Bigazzi. ROSE ROSSE. In effetti la stessa canzone era stata incisa nel 1968, ma visto la scarsa attenzione del pubblico, fu riproposta come facciata B di un nuovo disco, l’anno successivo, il cui titolo era IL MIO AMORE RESTA SEMPRE TERESA. Questa volta è un successo: la crescente popolarità del giovane Massimo Ranieri gli permette anche di vincere quella edizione del Cantagiro, precedendo artisti come I Camaleonti (Viso d’angelo), Lucio Battisti (Acqua azzurra, acqua chiara), Equipe 84 (Tutta mia la città), Mal (Pensiero d’amore). La canzone è un classico del melodico moderno: la vittoria al Cantagiro gli aprì le porte della notorietà televisiva e probabilmente anche del cinema. ROSE ROSSE era un motivo senza alcuna pretesa che riuscì a fare il vuoto grazie alla freschezza interpretativa di un astro nascente, ragazzo dalla faccia pulita partito dalla gavetta, e in un periodo in cui si era già esaurito il fenomeno beat e si era alla ricerca di qualcosa di nuovo o di alternativo… Gli anni 70 erano alle porte. Ecco a voi ROSE ROSSE, e buon ascolto! A proposito, la gara continua. e siamo già alla canzone n. 9…
https://youtu.be/VjPTnPf0N10