UN NOME DOPO L’ALTRO, FACENDO BENE ATTENZIONE A NON TRASCURARE NESSUNO DEI NOSTRI BENIAMINI… ECCO LA CANZONE CHE FORSE ASPETTAVATE…
Rieccoci all’appuntamento quotidiano che incontra ogni giorno che passa i vostri consensi. Oggi è la volta di una canzone che ha segnato la storia degli anni 60. Tipico esempio di canzone d’autore, si distacca nettamente però dalla produzione del suo interprete, Gino Paoli. Noto già al grosso pubblico per altri brani divenuti immediatamente popolari, come IL CIELO IN UNA STANZA, SENZA FINE, LA GATTA, Paoli costruisce la canzone su accordi semplici che danno vita ad una melodia di felice impatto. Presentata al Cantagiro del 1963, la canzone fu probabilmente ispirata da Stefania Sandrelli, della quale il cantante era innamorato. Ancora oggi il motivo è considerato il maggior successo di Gino Paoli, nonostante una carriera di quasi sessant’anni e decine e decine di altri motivi scritti negli anni successivi. Probabilmente il periodo in cui la stessa canzone fu scritta e cantata ha contribuito alla sua popolarità: erano i favolosi anni 60, quelli della prima metà, in cui ancora non si conosceva la parola “congiuntura” e il benessere economico era l’unica realtà che l’italiano medio avrebbe voluto vivere per lunghi anni! La produzione di dischi incisi a rotazione continua da centinaia di cantanti, e la loro riproposizione anche nei decenni successivi hanno fatto il resto. Per cui SAPORE DI SALE rimane ancora oggi la colonna sonora dei sogni degli adolescenti e degli innamorati di allora, per i quali la lunga estate degli anni 60 non è mai finita! Riascoltiamola assieme…
https://youtu.be/lWgJjtmr7Yk