LA MEDAGLIA N. 200? RAGGIUNTA, MA SOLO QUANDO IL PRE-VISIONARIO E’ ANDATO VIA… PER ORA SOLO DA RIO!
Matteo Renzi, presidente del Consiglio voluto non certo dagli elettori, è uno sportivo nato. Non si direbbe, ma la sua presenza ai grandi eventi (non dimentichiamo che ha usato un volo di Stato senza alcuna esitazione e scommettere che a vincere gli Open americani sarebbe stata senza dubbio… un’italiana nella finale fra la Pennetta e la Vinci…) dimostra che il capo dell’arrogante oligarchia che ha messo sotto scopa l’Italia ci tiene a indossare per l’occasione la sua tuta della nazionale, farsi immortalare in selfie accanto a campioni e spettatori, elargire generose pacche sulle spalle degli atleti, sfoggiare il meglio delle sue funeree previsioni che ogni giorno di più portano chi sta in Italia (e non ha commesso nessun delitto per meritarsi una condanna tanto dura) a toccare con forza, fino a consumarle, le parti intime e allontanare il malocchio. C’era stato un altro fiorentino prima di lui ad essere accompagnato da questa fama; ma nel mondo della musica leggera. In comune hanno solo le origini, ma siccome il politico riesce ad azzeccarle proprio tutte, se ne va gongolante in giro per il mondo, anzichè interessarsi dei problemi di casa nostra! Rappresenta il Paese, anzi il BEL PAESE, e a questo punto verrebbe da chiedersi se anche lui, come il prodotto della Galbani, voglia dire Fiducia! Quella che non gli hanno dato certamente gli elettori, che sempre più numerosi non vedono l’ora che si tolga dalle scatole! Purtroppo lui, con la sua banda di scannagatti non demorde! Se ne va a zonzo, per perorare la causa dell’Italia che punta alle Olimpiadi del 2024, mentre lì, a Rio, ad Olimpiadi iniziate, sono proprio gli italiani, atleti, dirigenti, tecnici, che non vedono l’ora che si allontani il più possibile… Aspettava la medaglia 200, già all’esordio, come se il merito fosse solo suo! E cosa è successo? La medaglia è arrivata quando lui era volato via, domenica! Portandosi con sé sull’aereo di Stato il povero Nibali, che, probabilmente avvisato della iettatura, ha pensato bene di staccare le mani dal manubrio della sua bici quando avrebbe dovuto concentrarsi di più, rimediando una terribile caduta! L’avesse fatto prima della partenza, lo Squalo dello Stretto avrebbe appagato il desiderio dell’oro n. 200. Ma forse nessuno glielo aveva detto prima…
Solo gli insegnanti, nominati da una parte all’altra della Penisola, come ai tempi del servizio di leva, in questo capriccioso valzer dei trasferimenti di una scuola povera di idee che boccia i candidati ai concorsi ma permette ai Dirigenti di nominarli come supplenti per mancanza di… materia prima, lo hanno capito: certamente non bastano le proteste di piazza e i collegamenti con le reti RAI, dove gli interlocutori politici difendono a spada tratta le scelte dei sapientoni del MIUR, quindi occorre trovare una forma diversa per far valere le loro voci! Ed hanno deciso che la prossima mossa sarà quella di togliersi lui dalle palle. Inutile che la sua corte dei miracoli si affanni e inviti a votare per il SI’ al referendum… Dovesse continuare a restare in sella anche dopo, sappiamo per certo che la scuola, da punto di vista numerico, rappresenta una parte consistente dell’elettorato. E non ci saranno defezioni o astensioni, né buoni di benzina o pacchi di pasta. Nè tanto meno pacche sulle spalle come lui stesso è abituato!