La memoria, si sa, è serva fallace.
Eppure ci pare di rammentare, tra le nebbie del tempo, una segretaria della sezione milazzese del Pd che, in piena campagna elettorale, con toni tribunizi e veemente passione tuonava così: “Ribadiamo con forza la nostra appartenenza al Partito Democratico! Rivendichiamo di essere la forza più importante della sinistra! A Milazzo noi siamo la sinistra! Non c’è nessun altro che possa arrogarsi il diritto di dire di essere di sinistra.”
Nemmeno Dolores Ibarruti durante la battaglia di Guadalajara o Klim Voroshilov tra i fumi dell’assedio di Leningrado avrebbero saputo accendere gli animi con richiami identitari così forti e inesorabili.
Ca va sans dire, dopo sì fragoroso appello, una simile Erinni sinistorsa ci saremmo aspettati di trovarla sulla tolda della corazzata Potëmkin o alla testa dei Khmer Rossi tra le jungle della Cambogia.
Invece l’abbiamo vista traslocare, armi e bagagli, alla corte dell’onorevole Galluzzo, per poi approdare, in quota di sì illustre esponente di Fratelli d’Italia, tra le fila dell’amministrazione comunale, in qualità di Assessore ai Servizi sociali e Contenzioso.
Per fortuna alle Olimpiadi non è previsto, tra i tanti sport, il salto della quaglia. Altrimenti l’ex segretaria del PD, dopo una simile e straordinaria prestazione, sarebbe stata senza dubbio segnalata all’antidoping.
Il compianto onorevole Andreotti, che di certe cose se ne intendeva, era solito ripetere: “a pensar male si fa peccato, ma spesso s’indovina”.
Noi preferiamo non commettere peccati. Anzi, siamo certi che il neo assessore porterà nel suo nuovo schieramento il lievito vivido e luminoso del pensiero di sinistra. Vedremo dunque sugli spalti del castello, con una bandiera rossa tra le mani, l’onorevole Galluzzo che grida: “tutto il potere ai Soviet”?
I vigili urbani sostituiti dalle Guardie di Taman?
Il sindaco Midili, nei discorsi, citare a braccio il Libretto Rosso di Mao?
Solo il tempo, unico giudice e padrone delle sorti degli uomini, può dirlo. Magari, dopo aver sinistrato il centro destra, colei che ribadiva e rivendicava tornerà all’ovile, per spiegare il verbo meloniano alle incolte masse proletarie.
Do svidaniya tovarish Fazzeri.
Noi comunisti, che a sinistra ci stiamo ininterrottamente da più di un secolo, ti auguriamo buon lavoro.
Il Segretario della sez. PCI
Cristoforo TRAMONTANA
Commenti