Presentato nei giardini di Villa Vaccarino, scritto da Maria Rita Della Candelora, funzionaria comunale dei servizi Demografici, il libro LA MIA VACCARELLA descrive il borgo marinaro dei pescatori, trasportando il lettore in mondo in cui tornano a prendere vita i ricordi e le tradizioni, proprio come dice la stessa autrice: “In queste memorie emergono i ricordi dell’infanzia e dell’adolescenza trascorsi serenamente tra casa e spiaggia, vivendo le piccole cose semplici della vita quotidiana, tanto banali quanto preziose nei ricordi di oggi”. Ed ancora: “Nostalgia per un mondo scomparso: la semplicità del quartiere di Vaccarella in un arco di tempo ben definito, dal dopoguerra agli anni ’90. Proprio gli anni 90 coincidono con la fine di un modo di vivere dovuto all’evolversi della società e alla diversa fisionomia assunta dallo storico rione”.
Maria Rita Della Candelora, alla quale è stato conferito lo scorso anno il PREMIO TERMINAL istituito dieci anni fa dal nostro periodico, ha voluto rivolgere esclusivamente l’attenzione all’umanità vista nel vivere quotidiano. Il libro rappresenta la passione dell’autrice per la storia e le tradizioni popolari, oltre all’amore per Milazzo. Per lei il rione Vaccarella è un piccolo microcosmo, un quartiere a sè con le sue specifiche peculiarità dove con l’avvento dei primi porticcioli è cambiato il volto dello storico sito, oggi proiettato verso nuove realtà.
Come ha ricordato l’editore Antonio Lombardo, “Vaccariddotu era inteso in senso dispregiativo ma non è così. Identificava le persone che abitavano a Vaccarella e che certamente avevano un carattere ben preciso, forte e determinato”.
L’incontro è stato caratterizzato da un successo di pubblico. L’avvocato Maria Rosaria Cusumano, presidente dell’associazione “Sciarpa Bianca” ha letto il messaggio della professoressa Rita Chillemi. A portare i saluti dell’amministrazione comunale, l’assessore alla Cultura Francesco Alesci.
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