Organizzata per la prima volta il 6 agosto 1978, quando rettore del santuario di San Francesco era padre Vincenzo Guarnaccia, la sagra del pesce ha, sulla carta, 45 anni: ma le edizioni ufficiali sono soltanto (si fa per dire) 24. Che fine hanno fatto le altre venti? Sicuramente ci saranno stati intoppi nell’organizzazione, difficoltà, mancanza di fondi (come al solito) e non ultimo la pandemia! Infatti la Sagra del Pesce, che lega il suo nome al rione di Vaccarella, e si svolge in concomitanza con la ricorrenza della Madonna della neve, che si celebra nella chiesa di Santa Maria Maggiore, torna dopo due anni di pandemia, e si terrà sabato 6 agosto sul lungomare di Vaccarella. All’appuntamento di quest’anno mancherà il motore, l’anima dell’evento, don Ciccio Maisano, noto come don Ciccio da Rutta, andato via improvvisamente durante la pandemia. Come lui, tanti altri del rione non ci sono più, ma la Sagra del pesce si svolgerà anche nel loro nome, nel loro ricordo.
La sagra continua a svolgersi ricalcando le orme delle precedenti edizioni, sorretta da un sempre crescente successo e dalla validità di una formula che si è rivelata azzeccata: infatti gli organizzatori allestiranno cucine e tavolate su cui il pesce locale, fritto con o senza cipollata, sarà il vero protagonista. Per gustarlo, ancora caldo, basta un panino, mentre non può mancare il bicchiere di vino bianco ‘nzolia delle cantine Grasso di Milazzo. Guai a far mancare la musica: ci penseranno il dj Carmelino, e il gruppo OHANA, band del validissimo Giuseppe Puglisi.
Il Presidente dell’U.S. Giovanni Cambria, Melino Salmeri, uno dei primi collaboratori di questa testata giornalistica, è a capo del comitato organizzatore. Convinto del successo di questa 24^ edizione, confortato dall’entusiasmo degli altri collaboratori e dalla voglia di tornare alla normalità dopo due anni di forzata sospensione, ha trovato il solito gruppo di affezionati supporter, gli sponsor dell’iniziativa. Anche se molti di costoro hanno dovuto fare i conti con i prezzi notevolmente aumentati, con i costi quotidiani sempre crescenti, con le difficoltà economiche, non si sono tirati indietro ed hanno voluto contribuire alla riuscita dell’evento, atteso non solo da Vaccarella, rione che ha dato i natali alla Sagra e la continua ad ospitare, ma da tutto l’interland. Se poi consideriamo che la prima settimana di agosto coincide con il grande esodo dei vacanzieri, ecco spiegato il successo della sagra del Pesce: un’accoglienza fatta a chi torna a Milazzo, o viene per la prima volta, a base del prodotto più genuino, il pesce, tipico della gente di mare e del rione Vaccarella, cucinato quasi sulla spiaggia e distribuito da appassionati che saranno immortalati nelle foto dei turisti o in quelle che, il giorno successivo, saranno pubblicate sui social, a ricordo di una nuova edizione, ed in attesa della prossima! Non ci sarà don Ciccio, che molti ricordano come chef d’eccezione dellle precedenti edizioni, ma la sua foto potrà essere ammirata, in silenzio e commozione, nello spazio a lui dedicato, e dove ogni giorno i suoi amici si riuniscono per fargli compagnia.
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