ABBIAMO APPRESO CON DOLORE LA PARTENZA IMPROVVISA DI CLAUDIO MUSCHERA’, già docente presso il locale Liceo Scientifico di Milazzo.
Lo avevo conosciuto moltissimi anni fa: il fatto che fosse anche lui di Messina ci permetteva di stabilire un legame fra concittadini, lontani dal luogo di origine; ma non gli evitava di essere periodicamente convocato, negli anni della mia appartenza al comando Vigili Urbani, per firmare il verbale di sequestro del ciclomotore della figlia, Manuela. Un tentativo di giustificare la guida senza casco, e per un altro mese, a piedi. Ma non era il solo, in quegli anni, ad essere convocato.
La nostra amicizia aveva la meglio su quelle continue convocazioni che avrebbero potuto incrinare i rapporti; addirittura si rinsaldò quando, parlando del più e del meno, scoprimmo che ci accomunava anche la passione per l’atletica leggera. Era un velocista puro, e faceva parte della formazione del Liceo Maurolico nella staffetta 4 x 100. Non ebbi difficoltà a mettere in ordine tanti tasselli della mia giovinezza, e i nostri incontri, spesso casuali, ci riportavano con la mente alla terra rossa dell’ex Gil cercando di riscoprire amici comuni che avevano passato giornate all’interno di quella pista di atletica, e dei quali si erano perse le tracce.
Riuscivo comunque a dargli notizie dei vecchi atleti, anche loro cresciuti come noi, e ormai lontani dalle gare e dalle competizioni… E ci stuzzicava, ogni tanto, l’idea di ricominciare a costituire un gruppo di ragazzi che fosse incoraggiato a praticare l’atletica leggera. Ma il tutto svaniva in poco tempo: l’età, la famiglia, il lavoro… anche la forma fisica… Non ci restava che vivere di sogni…
Oggi i sogni di Claudio Muscherà sono volati via con lui… il vecchio velocista ha rimesso le scarpette chiodate ed ha tagliato il traguardo di uno stadio nel quale nemmeno lui immaginava di poter correre… Lacrime di commozione e di dolore, caro professore, ti hanno accompagnato per quella corsa. Ma tu sei giunto vittorioso perchè ti sei guadagnato il paradiso, nelle braccia del Signore che ti ha accolto…
Alla moglie, prof.ssa Giusi Camillò, ai tuoi figli Manuela e Marcello, ai tuoi nipoti Matteo e Matilde le espressioni del nostro più sincero cordoglio.
Lunedì 20 aprile, alle ore 16.30, sul sagrato del Duomo di Milazzo sarà celebrato il rito funebre.
Non ci potremo essere, caro professore… ma ti ricorderemo per sempre.
Commenti
Immenso prof.
Non dimenticherò mai le sue “interpretazioni” dei personaggi della letteratura italiana, il rigore con il quale incarnava la responsabilità e al contempo il piacere della docenza. Empatico, professionale,perenne fonte di inspirazione. Un “contemporaneo” gentiluomo d’altri tempi, capace di decodificare la realtà con l’approccio critico della cultura. Non addio, ma solo arrivederci. Spero di poterla riascoltare un giorno, con gli occhi sgranati e la mente avida.
Eccellente Professore
Credeva nelle capacità di ogni suo studente, sapeva ascoltare ,consigliare e trasmettere amore e curiosità per la cultura.
Averlo come Prof è stato un privilegio, lo ricorderò sempre con affetto.
Ciao prof. Schumacher ti salutano I tuoi fruttivendoli, mangi sempre frutta di stagione, R. I. P.