Abbiamo perso un amico, un fratello maggiore!
GIANNI MAIO se n’è andato!
L’ho appena saputo, ma non volevano dirmelo: troppo dolore per una perdita che riaccende i ricordi e dà il via a quel “come eravamo” che ha segnato gli anni più belli della nostra giovinezza. Il Ventennale delle Radio Libere, la schedina falsa giocata e controllata da lui quando stava, ignaro, alla cassa del Bar Castelli, i primi complessini assieme a Mario Perlungo, Totuccio Picciolo e Michele Gattuso, con la foto sui cavallucci in marina immortalata e pubblicata sul libro DALLA SENA IN POI…. E poi, sempre con Totuccio Picciolo e Michele Gattuso, la fondazione di Radio Milazzo.
Il pensiero va sicuro agli inizi di quell’avventura radiofonica che dura dal 1976. E gli anni con Pietro La Malfa che armeggiava sulle apparecchiature, come tecnico, in quella che divenne Radio Tele Mediterraneo! Allora ogni radio, in ogni città, riusciva ad entrare nelle case di tanti amici prima sconosciuti ma che poi, piano piano, avrebbero atteso il tuo programma, avrebbero conosciuto la tua voce, avrebbero richiesto i motivi con qualcuno al quale dedicarli era una sola grande famiglia! Mi chiese tanti dischi a 45 giri Gianni, e senza esitare gli dissi di prenderli, tanto un giorno me li avrebbe ridati… In quegli anni si comincia a diventare professionali, ognuno nel proprio settore musicale, con una propria specializzazione! E Gianni aveva bisogno di materiale su cui lavorare.
Eravamo a Milazzo, al n. 39 di Via Giorgio Rizzo, dove nasce la televisione privata e vengono offerti programmi sempre più impegnativi, nuove conoscenze, nuovi conduttori, tanti giovani che vengono attratti dalla novità e si offrono di collaborare. Finalmente Pietro La Malfa ha una radio tutta sua, nella quale Gianni Maio, io, Tony Scuderi, Beppe Alfano, Santina Contarino, Pippo Midili, i fratelli Ocera, Jo Melles, Arturo Brigandì e tantissimi altri che non oso citare per timore di dimenticare sempre qualcuno, ci davamo il cambio…
E’ il passato che ritorna, quel passato che non è mai andato via; quel passato che ci ha tenuti legati e ci teneva profondamente giovani.
E tu sei rimasto giovane, Gianni, anche se hai avuto malanni che hanno minato la tua salute.
Nei miei ricordi di ieri non sei mai invecchiato; e se non fosse stato per il triste necrologio che annunciava la tua partenza… non saresti mai andato via. Saresti rimasto eternamente giovane, come tutti noi: a casa, con i tuoi, ma giovane per sempre. Ma ora mi devo fermare, Gianni… ci sono tante lacrime che in questo momento stanno appannando i miei occhiali…. Ciao, amico mio. Saluta tanto mio padre…
CI UNIAMO AL DOLORE DELLA MIA COLLEGA LINA, DELLE FIGLIE, DI NINO, DEI CARI CONGIUNTI DI GIANNI MAIO.
I SUOI FUNERALI SARANNO CELEBRATI OGGI 16 LUGLIO ALLE ORE 16 NELLA CHIESA DELL’ADDOLORATA.
Commenti