Con una lettera sulla pagina facebook, la società eoliana racconta la propria avventura settimanale: “La passione che ci fa inseguire un pallone deve essere il motore del nostro sport”
Ogni settimana con passione e grande senso di appartenenza, i ragazzi dello Stromboli Scirocco, compagine che milita nel campionato di Terza categoria, affrontano le grandi difficoltà legate ai difficili spostamenti. La passione, però, è sempre al fianco di Lanza e compagni che, con una toccante lettera pubblicata nella pagina facebook ufficiale della squadra, lanciano l’appello al mondo del calcio: “In questa settimana da tragedia per il calcio italiano, questi ragazzi, simili a molti altri che stamattina si sono svegliati presto per inseguire un pallone sui campi di patate, sono la migliore risposta ai problemi del calcio italiano”.
- Ha piovuto tutta la notte. L’umidità in un posto di mare come questo ti prende dentro e in mattine come questa è anche peggio. In giro non c’è nessuno, d’altronde è domenica e a quest’ora i sani di mente dormono, eccetto qualche pescatore che va a tirarsi su le reti. Seduto sul letto con la mia ragazza accanto che dorme mi domando: “Ma chi me lo fa fare?“. La risposta la so, ma al momento non mi è chiara. Mi alzo, mi vesto, prendo le borse e vado al porto. C’è solo un baretto aperto, nessun cliente, i primi saremo noi. Piano piano alla spicciolata arrivano tutti. Johnny il primo, la voglia di giocare e segnare e la paura di non svegliarsi lo fa alzare presto. Poi Bobo, Pisel, Billino, il presidente, il capitano, Piskeo, Pietro il nostro straniero. Vado a fare il biglietto (pure quello ci tocca pagare…), una voce stridula: “Ohi fammi il biglietto pure a me che non posso spegnere l’ape“. Mi guardo con la bigliettaia e la risata è d’obbligo, anche Valentino u pacciu è con noi. Con calma arriva Luchino che nonostante il soprannome è uno dei senatori. Da lontano un rumore di motorino e marmitta truccata: è Franceschino, nonostante la nottata con foto imbarazzanti non ha mollato il gruppo. Sono le 7 e l’aliscafo è in arrivo: “Ma dove stanno Gigi e Scibi?“. Imbarchiamo, ormai non c’è più tempo. “Eccomi!”. Con la flemma dello Jedi (e anche la capigliatura) anche il senatore Gigi “Obodo” è arrivato. Scibi forse non è riuscito a svegliarsi, il bambino non lo avrà fatto dormire tutta la notte. Sull’aliscafo è tutto un ridere, raccontare aneddoti e fare foto. È sempre così da 20 anni, gli aneddoti sono sempre gli stessi ma le risate non mancano mai. È in quel momento che mi chiedo come facciano. Lavorano tutta la settimana svegliandosi alle 6 a muratura, non proprio una passeggiata, e la domenica, che potrebbero riposarsi, si svegliano comunque all’alba per andare a giocare in qualche sperduto campo di patate della provincia. Ed è in questo momento che la risposta a quella fatidica domanda si illumina nella mia testa: la passione. La passione per lo sport, questo sport, la voglia di stare insieme e fare gruppo, il desiderio di tornare a casa da vincitori ma soprattutto la voglia di vivere qualcosa da raccontare. In questa settimana da “tragedia” per il calcio italiano, questi ragazzi, simili a molti altri che stamattina si sono svegliati presto per inseguire un pallone sui campi di patate, sono la migliore risposta ai problemi del calcio italiano. Forza boys, forza Stromboli!