Nella giornata di ieri a Piazza MARCONI, di fronte alla vecchia stazione, simbolo del degrado e dell’incuria, un albero si è schiantato al suolo. Di fronte alle congetture che si sono susseguite sui social, una sola cosa è certa: che nessuno si trovava a quell’ora in quella piazza! Ma ci sono alberi, come abbiamo più volte in passato denunciato su questo giornale (che ieri ha compiuto tredici anni di vita, durante i quali non si è mai lasciato condizionare dai politici di turno, e restando sempre al servizio dei cittadini e dei lettori) che vengono irrimediabilmente tagliati, in tutte le strade di Milazzo, spesso per risolvere problemi che non vengono mai risolti…
E’ il caso degli alberi di tigli piantati davanti alla chiesa del Sacro Cuore, e che proprio oggi festaggiano i tre anni della loro dipartita. Un lavoro, è stato detto, per eliminare LO STATO DI PERICOLO che gli stessi costituivano CON LE RADICI: infatti le radici avevano causato il sollevamento della pavimentazione provocando frequenti cadute nei passanti e nelle parsone anziane!
Come diciamo nel titolo, LAVORI AD MINCHIAM: un amico lettore parla infatti di questo, e noi condividiamo il suo punto di vista. Sul marciapiede la pavimentazione è rimasta sconnessa, davanti alla chiesa del Sacro Cuore sono rimasti i simboli dell’intervento dissennato, e le persone continuano a cadere. Allora è proprio vero che i lavori vengono eseguiti AD MINCHIAM!?
Ecco cosa avevamo scritto il giorno dei “funerali” degli alberi, solo tre anni fa, il 6 novembre 2018. Da allora non è cambiato nulla: NON SAPPIAMO se nella triste ricorrenza verrà celebrata una messa in suffragio!
“ Ieri 05.11.2018 ore mattutine, una vigilessa presidiava la zona.
Che a Milazzo a mia memoria non si pianti un albero dall’ultima festa dell’albero (abolita), a memoria nel tempo della scuola media nel 1959, è da tutti risaputo.
Ieri a causa di pochi metri quadri di ammattonato dissestato dalla presenza delle radici superficiali degli alberi di tigli ivi presenti, prospicienti l’ingresso della chiesa del Sacro Cuore di Milazzo, il responsabile del servizio, di preciso non so cosa faccia in particolare se ha dato queste disposizioni, ha ordinato ai giardinieri comunali di radere al suolo i quattro tigli di alto fusto che almeno davano intenso profumo e verde, in un paese da molto tempo ammalorato.
Da geometra penso che sarebbe stato meglio ripristinare l’ammattonato con poca spesa trattandosi di qualche metro quadrato di pavimento disselciato e non tagliare gli alberi.
A Milazzo non si piantano alberi, non si riparano i marciapiedi, in compenso si tagliano gli alberi se danno fastidio a qualcuno.
PIAZZA SACRO CUORE – Oggi, 6 novembre 2018, sono stati celebrati i funerali degli alberi che adornavano la piazza. “Poveretti” loro… prematuramente scomparsi a giudicare dalle condizioni del ceppo che lascia intravedere come essi fossero in piena salute. Fanno il paio con quelli della Via Umberto I° (ben 29 nelle stesse condizioni, come documentato da Terminal nel dicembre del 2015), anch’essi sacrificati sull’altare dell’imbecillità umana.
Certo l’impatto emotivo delle abetaie venete è stato grandissimo ma ciò non può essere preso a pretesto per generalizzare e fare “ad muzzum”, ingiustificatamente, per poi (questa è una costante) asserire che erano fatiscenti con accertato pericolo di crollo. Magari qualcuno (ESPERTO) avesse certificato ciò…saremmo tutti meno amareggiati. Ma questi esperti si trovano solo a Milazzo? E nelle loro decisioni “radicali” non hanno mai pensato che il comune di Milazzo dovrebbe pur sostituire gli alberi che vengono tagliati, o peggio ancora distrutti da litri di acido muriatico e da altre sostanze velenose che vengono buttate nelle radici da chi non ama che siano piantati davanti alle loro vetrine o ai loro esercizi commerciali?”
Siamo in attesa di sapere cosa succederà dopo questo ennesimo articolo, mentre ricordiamo che sull’asse viario e nelle altre strade cittadine non sono stati ancora rimossi i cumuli di rifiuti e di terriccio che consentono alle erbacce di crescere e di proliferare, mentre evidenti e documentati da foto dei lettori sono i cespugli che infestano i marciapiedi assieme alla spazzatura.
Senza abbandonare il nostro spirito satirico, confermiamo quanto scritto nel titolo: LAVORI FATTI AD MINCHIAM…
O preferite a “cazzo di cane?” Fate voi! Ma non c’è proprio nulla da ridere!
Commenti
Vergognosa amministtrazione- Incapace in tutto. Le lamentele del “””popolo””” sono solo inutili grida scagliate verso una massa di eletti inutili se non a se stessi