SUGGESTIVE IMMAGINI INVIATE A TERMINAL PER MOSTRARE AI LETTORI CHE ESISTE QUALCOSA DA VISITARE…
Vogliamo il turismo? Bene! Allora cominciamo a pubblicizzare ciò che di bello abbiamo in questa nostra città. Non le solite cose, quelle conosciute e ricercate, come il Castello e il Capo, ma altre, che costano poco e possono richiamare frotte di turisti anche da altre nazioni. All’Immacolata si gode uno scenario incomparabile: si ammirano levante e ponente, spostandosi di alcune decine di metri. Ma a quanti sfuggiva che nella piazza c’è una fontana? E che questa fontana, priva di acqua fino a qualche mese fa (nonostante tutto si chiamava, lo stesso, fontana…), è stata restituita al pubblico, per i suoi giochi e gli zampilli che hanno fatto andare in bestia coloro che, a casa, avevano problemi di erogazione idrica? La pubblicizzazione dell’evento ha richiamato spettatori increduli: convinti che quella costruzione in cemento armato, in una zona recondita, fosse solo un monumento al pessimo gusto, non si sono azzardati a gettare in essa la solita monetina, poichè hanno temuto che qualcuno, a fine serata, sarebbe passato a rastrellare quanto in essa contenuto! E che qualche altro, emulo di Totò, avrebbe potuto vendere all’americano (o allo sceicco) in transito per le Eolie, una fontana che non ha nulla da invidiare a quella di Trevi! Ma non tutti sapevano che, con il passare del tempo, la stessa fontana di Piazza Immacolata avrebbe riservato una sorpresa che il fotografo di turno ha voluto immortalare e affidare alle nostre note satiriche per una pubblicità che lo stesso Assessore, il giorno della rimessa in moto della fontana, non immaginava neppure. Visionando le stesse foto (ne pubblichiamo solo due…), a parte il graffito fatto con le solite bombolette colorate (non poteva mancare l’imbecille di turno che lasciasse il segno…), si nota che dalla parte superiore l’acqua si versa su quella inferiore, molto più grande. E, proseguendo con la foto successiva, si nota benissimo che l’acqua, da questa, continua a scendere, sulla strada. Effetto delle cascate (intese non come CADUTE) o si è in presenza di qualcos’altro? Suggeriremmo un controllo della fontana stessa, da parte dei tecnici del comune, con l’Assessore in prima linea: per valutare se si tratti effettivamente di cascate (come quelle del Niagara…) da pubblicizzare sul sito del comune e organizzare quindi delle visite guidate; oppure, come qualcuno, poco propenso a vivere di turismo e a criticare ciò che di buono potrebbe nascere in questa città, ha detto: siamo in presenza della classica goccia che ha fatto traboccare il vaso. E l’acqua potrebbe continuare a scendere dalla scalinata di Santo Rocco, fino alla via Impallomeni, e arrivare a Pizza Roma, quindi dalla via Colombo, allagare il lungomare e la via Umberto I. Esagerazioni? Probabilmente, ma quell’acqua chi la paga?
Siete i soliti maligni. Questa tecnica a cascata serve per irrigare in modo naturale le erbacce che proliferano indisturbati nelle vicinanze. Siamo in anticipo sui tempi, abbiamo praticamente trasferito in architettura urbana il trasandato organizzato. Spazzatura lungo i marciapiedi? Concime per le aiuole. Macchine in doppia fila a iosa? Copertura industriale meccanica del manto stradale. Erbacce lungo l’asse viario e nelle aiuole delle rotonde? Tutto preordinato e organizzato, serve per mantenere l’umidità del terreno. Milazzo può vantare tecniche di organizzazione civica e urbana degne delle metropoli del futuro. Siamo solo noi, malpensanti ed ignoranti, a ritenere che tutto sia frutto di disorganizzazione. Non potrebbe essere altrimenti; benvenuti a Milazzo città dalle fontane che adornano ed irrigano.
A tal proposito posso miseramente proporre un copia-incolla con quanto ho detto nel commento all’articolo precedente