Le dimissioni di Salvatore Costantino sono l’atto finale di una tragedia annunciata. Ma in una città inutile, indifferente verso tutto e tutti, come si può pensare di avere una squadra di calcio ad un certo livello? In nessuna città di una certa dimensione come Milazzo c’è assenza di calcio di Lega Pro o in ultima di serie D, figuriamoci di Eccellenza! E dove non c’è il calcio ci sono sport importanti come il basket, la pallavolo, il rugby. Lo sport cammina di pari passo con l’importanza di una città, la voglia di vivere, di sentirsi vivi, parte attiva di una comunità oltre ai benefici che comunque porta. Milazzo è da tempo una città morta, inutile, dove tutto è impossibile (è il dissesto ragazzo!), dove l’unica cosa che conta è rastrellare qualche migliaia di euro per l’ennesima sagra paesana! Ma ha da passà ‘a nuttata!