COMMENTO: La pochezza spirituale consente a gente spregevole di esprimere giudizi offensivi su chi con tenacia , costanza, sacrificio riesce a raggiungere successi in tanti campi. La cattiveria, l’ignoranza, l’arroganza sono alla base di certi comportamenti e atteggiamenti … I veri invalidi sono i moderni individui appartenenti a due categorie, quelli del branco e i leoni da tastiera: qui trovano precario rifugio e falsa sicurezza ai loro evidenti, gravi handicap, ma su questa strada non diventeranno mai uomini degni di tanto nome!
di Guendalina MIDDEI
Ma io mi domando ma come diavolo si fa a prendere in giro questa ragazza? A ironizzare sulle sue cicatrici?
Ho letto dei commenti indecenti, indecenti a dir poco!
Ecco, quando aveva soltanto 11 anni, Beatrice viene colpita da una forma di meningite acuta. I medici nel tentativo di salvarle la vita le amputano le braccia e le gambe. Così, di colpo a 11 anni una bambina che fino al giorno prima era stata felice e spensierata si trova senza braccia e senza gambe. La meningite le ha anche lasciato delle profonde cicatrici, sul corpo, sul volto, ma la malattia non ha rappresentato la fine. Non ha messo fine alla passione di Beatrice per il fioretto.
Pensate che questa meravigliosa ragazza è stata l’unica atleta al mondo a gareggiare con quattro protesi!
Quattro, avete capito bene.
E ha stravinto. Sempre.
A Tokyo e a Rio ha conquistato l’oro individuale, ma la sua non è stata soltanto una vittoria sportiva. Ha commosso tutti quanti con il suo sorriso scoppiettante, con la sua ironia, e la capacità di scherzare, anche davanti alle avversità più grandi. Perché Bebe oltre a lasciare il segno nella storia del fioretto, ha lasciato il segno nel cuore di mezzo mondo.
Ecco questa è la storia di Beatrice, o Bebe Vio come si fa chiamare lei.
L’altro ieri, dopo un incontro spettacolare a Parigi, Bebe conquista la sua quinta medaglia olimpica. E qualche idiota ne ha approfittato per attaccarla. Per deriderla.
E allora mi domando: ma che diavolo è successo alle persone? Il problema non è più l’ignoranza e neanche la stupidità, è proprio tutto il resto che manca.
Non è che molti non hanno un cuore, è proprio di un cervello che sono sprovvisti. Ecco perché a questi leoni da tastiera voglio rispondere così: non siete uomini, e non siete neanche animali, perché le bestie sono migliori di voi.
Hanno più umanità.
A Bebe invece voglio dire una cosa soltanto: bravissima! Una CAMPIONESSA… dentro e fuori, in tutto!
Commenti
“A modo mio”, l’ho condiviso: ho spedito cioè parte dell’articolo in e-mail a singole persone, citando naturalmente le fonti.
Grazie
Loris Furlan